L'appartenenza di Kremmerz al Martinismo, di Syras

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Nuovi documenti confermano l'appartenenza di Kremmerz all'Ordine Martinista

L’appartenenza di Kremmerz

al Martinismo

a cura di Syras.

 

Riteniamo interessante riportare integralmente la seguente nota esplicativa, aggiunta alla riproduzione fotografica di un importante documento originale dell’Archivio Papus e inserita, a pag. 63, nella seconda edizione dell’opera “Il Sole Arcano” di P.L.Pierini R., Ed. Rebis, 2011.

Uno dei particolari interessanti di questo eccezionale documento, che conferma l’appartenenza di Kremmerz all’Ordine Martinista, lasciando aperta quindi tutta una serie di ulteriori e importanti punti di domanda, consiste nell’indirizzo che gli viene attribuito, e cioè via Principessa Elena 17, Napoli, corrispondente quindi agli anni in cui lo stesso abitava nel capoluogo campano, fra la fine dell’800 ed i primi ‘900, in pieno periodo di attività divulgativa, con il Mondo Secreto, la sua scuola magica ecc. La qual cosa lascia supporre, o meglio chiarisce e conferma, che in quegli anni, e nei precedenti, Kremmerz doveva necessariamente avere soggiornato a lungo e coltivato in Francia contatti ovviamente non sporadici con logge martiniste dello stesso paese, in un periodo estremamente attivo e gravido di fermenti, in cui il Martinismo, con Papus ed altri esponenti di spicco in prima linea, rappresentava il crocevia ed il fulcro di numerose correnti iniziatiche, alle quali è facile ipotizzare sia appartenuto ed abbia attinto l’ermetista porticese.

 

 

“Da più parti si è affermato che il Kremmerz, al di là del misterioso e controverso “Ordine Egizio”, fosse affiliato ad altri organismi iniziatici, tra i quali l’Hermetic Brotherhood of Luxor, l’Ordine Eudiaco e l’Ordine Martinista. Per quanto attiene ai primi due, non abbiamo ancora, al momento, elementi probanti definitivi che possano confermarlo, anche se riscontriamo sostanziali identità in buona parte delle rispettive pratiche interne. Per quanto invece si riferisce al Martinismo, disponiamo, tra l’altro, dei seguenti dati eloquenti: nel numero di agosto 1897 della rivista Nova Lux di Roma, al Kremmerz viene attribuita, testualmente, la qualifica di Superiore Incognito Martinista, mentre la rivista O’ Thanatos, organo ufficiale dell’Ordine Martinista (ristampata integralmente dalle Ed.Rebis), inaugura il primo fascicolo del gennaio 1923 con una introduzione del Kremmerz (che figura significativamente come primo nome nella Redazione e in altro fascicolo è definito Maestro), proseguendo con altri suoi articoli ai quali viene dato massimo risalto. Crediamo non ci sia bisogno di porre in evidenza gli stretti legami intercorrenti tra Martinismo e Massoneria; a questo proposito, vorremmo peraltro sottolineare che nella importante Circolare datata 30 dicembre 1909, Domenico Lombardi (Benno), Segretario della Fratellanza di Miriam, tra l’altro, scrive chiaramente: ()Vengono esclusi da questa incompatibilità [con l’iniziazione interna – ndr] tutti i discepoli iscritti con qualsiasi grado al Gr:.Or:.Eg:., sotto la cui alta dipendenza la nostra scuola isiaca è posta, o quei fratelli che siano iscritti a logge di Rito Misraim di Napoli, qualora ne facciano domanda, possono continuare a partecipare ai lavori massonici e operatorii magici che sono propri di quel rito, anzi quelli che in dette logge hanno conseguito gradi elevati, possono essere tenuti nella considerazione che loro compete per le potenzialità raggiunte.

Dalle immagini inedite - fedele riproduzione di documenti provenienti dal Fondo Papus di Lione - pubblicate per la prima volta in questa pagina, oltre a varie altre notizie interessanti, abbiamo la conferma incontrovertibile dell’appartenenza del Kremmerz all’Ordine Martinista. In particolare, è possibile notare che allo stesso è attribuita la qualifica di “Delegato speciale” e responsabile dell’Ordine per la Campania (stessa qualifica per Pietro Bornia, responsabile per Marche e Abruzzi). Dobbiamo aggiungere che, in effetti, i martinisti hanno sempre considerato storicamente il Kremmerz un “Fratello Martinista”, mentre alcune fazioni postkremmerziane hanno sempre voluto negare questa ormai chiara realtà.”