Il Mistero della Fontana Aurea - Stefano Mayorca

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fontana 1Il Mistero della Fontana Aurea:  simboli segreti della sorgente vitale interiore

Stefano Mayorca

Nella Tradizione esoterica, quella più autentica, rinveniamo alcuni elementi di ordine secretato che alludono a una sostanza irradiante che sta alla base di alcune operazioni dalle valenze alchimiche. Una sostanza volta a trasmutare lo spirito per mezzo della materia luminosa che è celata all’interno dell’uomo, benché molti la ricerchino al di fuori di esso. La sua materializzazione si produce attraverso un processo arcano, ottenuto mediante la manipolazione della materia luminescente indispensabile per rendere vitale e dinamizzato il seme aureo del mercurio esaltato.

La sua estrinsecazione avviene nel corso di alcune date astrali-lunari durante le quali si sensibilizza, con un procedimento occulto e occultato, la condensazione di detta emanazione organico-psichica. Questa Luce, dai contorni magnetici e vitalizzanti, si espande con l’ausilio di particolari carmi, formule, respirazioni, cifre e glifi geniali, patrimonio sapienziale di una dottrina ermetico-alchimica di origine remota che rinveniamo tra i Magi Caldei ed Egizi e la Scienza Pitagorica-Italica. Ciò che più conta in tale ambito operativo è la trasmutazione della semenza nascosta, proiettata e successivamente attivata attraverso l’assunzione degli elementi sottili che presiedono alla trasformazione interiore e animica. La mutazione graduale dei vari livelli eterici si attua rendendo fertile il comparto organico, fecondando l’anima che, una volta gravida di energia, dà alla luce il magico figliolo, l’entità misteriosa che racchiude tutte le concezioni universali e metafisiche. Così i vari Corpi si sostanziano lentamente per divinizzarsi in Terra. Il veicolo aureato, in poche parole, attua la sintesi del Solve et Coagula e ciò che era disperso, disunito, frammentato, si unifica nuovamente creando la Cosa Una di trismegistica memoria, come ben espresso nella celebre Tavola Smaragdina, Tabula Zaradi o Tavola di Smeraldo. Non a caso, lo smeraldo è correlato all’apportatore di Luce, il principio luciferiano o Fuoco trascendente irraggiante calore e lucentezza, datore di vita, Serpente fecondatore.

I Quattro Corpi o Principi della struttura sottile

Le diverse manifestazioni della matericità sottile sono in intima connessione con lo sviluppo dei veicoli stessi, cioè delle parti eteriche precedentemente menzionate e la loro conseguente purificazione. Nell’ambito della Scienza Hermetica sono contemplate quattro parti elementari che configurano i quattro elementi universali (stadi involutivi del Principio Intelligente di Vita). Sole – Fuoco – che corrisponde al Principio Intelligente di Vita; Mercurio – Aria – ovvero l’individuazione del Principio che potremmo definire: Prima Umanazione; Luna – Acqua – che corrisponde al Mediatore Plastico, Corpo Astrale o Lunare; Saturno – Terra – Corpo tangibile, organismo sensorio individuabile nella materia pesante e carnea. Ciascun corpo deve assumere il separando attivo e giungere in tal modo alla liberazione di tutti gli elementi sottili che ne segnano la presenza reale, e che risultano paralizzati dalla morsa involutiva. E’ in questa maniera che si opera la liberazione del Corpo Lunare dalla prigionia di quello Saturniano, pesante e avvolto dalla materialità prodotta dall’incarnazione. Il Mediatore Plastico-Lunare è costituito da una materia sottilissima che compenetra l’organismo sensorio del quale è la vera anima. Esso è plasmabile e adattabile, può prendere qualsiasi forma e incamera qualunque impressione, alla stregua di una lastra fotografica sensibilissima che registra ogni più piccola emozione, pensiero, umore ed esperienza. E proprio il comparto lunare è deputato a concretare l’essenza di luce per renderla più sensibile, affinandone le percezioni e i livelli di crescita. Purgando contemporaneamente la struttura fisica, si perviene alla purità alchimica-ermetica che deve originare l’Oro, fecondo apportatore di rinascita e di vita. Questo Oro è talmente sottile nella sua composizione animica, che non è possibile percepirne la presenza tangibile senza compiere un lavoro prolungato ed estremamente complesso.

La Fontana di Luce: 
l’Archeus Vitae

Come una fonte d’acqua cristallina e dissetante, l’elemento ermetico che alchimicamente sottende alla realizzazione dell’Elixir è commisto alle sostanze interne e la sua composizione organica è al centro di numerose mutazioni di ordine cellulare. Questa è la Fontana di Vita o la Sorgente Invisibile di Eterna Giovinezza. Non a caso, il simbolo celato nelle fonti d’acqua che sgorgano dalle antiche fontane in pietra alludono proprio a tale elemento che è formato da una luce magnetica, un lampo che custodisce il segreto della generazione e rigenerazione del Corpo sottile e di quello fisico. Prendiamo ad esempio la celebre Fonte di Giuturna, ancora visibile all’interno del Foro Romano. Essa indica egualmente l’acqua luminosa o semenza occulta che permea l’individuo storico. Ogni fase si ingenera all’interno e ciò che si emette rientra per consentire la ricostituzione dei tessuti eterici e carnei. La vera seminagione e la partenogenesi occulta si completano solo con un lavoro faticoso. Un’Opera mirata a fare insorgere nella realtà oggettiva quanto necessita, per addivenire alla mutazione totale che è rappresentata dal Sole, datore di vita, afflato dello Spirito Osirideo, pietra immortale e ammonia. Nell’essenza piromagica (magia del Fuoco), con la sorgente di vita, la Fontana creatrice di energia radiante, si accende la messe delle forze sessuali che devono essere trasmutate. Lo scettro di luce dorata, strumento dell’anima primigenia, riassorbe il magico frutto che va conservato dentro per creare nuova materia e nuova sostanza. L’Angelo alato di mercuriale costituzione si presenta e la divina coscienza prende forma. L’unione degli opposti partoriti da sé stessi si attua in un atto di magistrale Creazione. L’esistenza del divino incarnato fa udire la sua voce, tutto si compie nell’assoluto e nel relativo, affinché l’Uomo-Dio si affranchi dalla materia pesante o zavorra di concrezioni metafisiche-astrali. L’Archeus alfine è pronto, la sua prole interiore, vera sorgente attivata, può essere proiettata dall’interno all’esterno, con ritmiche respirazioni esternatesi dal magnete interiore. L’uomo di Luce così concepito entra nello stato solare e vive nell’unità della Legge, la causa Prima di qualsivoglia forma vitale. Lo stato di eternità, che trascende l’umana ragione, rappresenta il Grande Arcano che è interdetto ai profani. Il Separando del Sole è raggiunto, l’Alcaest osirideo, il Tesoro sapienziale, l’Unità, il Tutto, sono finalmente una cosa sola.

La fontana sacra e inesauribile, immortale ed eterna, sprigiona la sua energia di Fuoco ardente, incombustibile come il roseto di mosaica memoria. E’ il fuoco che non brucia, non distrugge, ma nutre e rende immortali. E’ lo Spirito radiante, che alla stregua di una fiamma perenne non può estinguersi. E’ il volto cangiante del Dio occulto. Nessuna certezza è data circa la riuscita di quanto descritto e non è possibile fornirla a meno di non mentire. Solo nella soggetività del proprio operato, forse, è probabile rinvenire un frammento di verità. Lontano, però, da qualsivoglia esaltazione, misticismo o squilibrio ma mediante una sana razionalità che è e deve essere alla base di ogni sperimentazione e cammino iniziatico. Un cammino che non può essere per tutti e dove anche i presunti maestri tendono a non essere sinceri, pur di detenere un logoro potere ormai in agonia. L’autentico iniziato segue se stesso e non è soggetto ad asservimento o a qualsivoglia forma di sottomissione. Egli è libero, perché l’Ermetismo deve liberare non legare. Solo così la vera Luce rischiarerà le lunghe ombre del tenebroso cacodemone, il genio maligno.