GIULIANO KREMMERZ E MANLIO MAGNANI - LA SCIENZA DEI MAGI IN BRASILE

PRESENTAZIONE DEL VOLUME I° DELLA SCIENZA DEI MAGI

(San Paolo – Libreria Martins Fontes Paulista – 6-3-2015)

Buona sera a tutti,

è mia intenzione dividere la presentazione del libro di Giuliano Kremmerz La Scienza dei Magi in due parti:

-  Nella prima parte desidero parlarvi dell’autore, di Giuliano Kremmerz.

- Nella seconda parte del suo libro pubblicato in Brasile dall’editore Devir.

A dire il vero una biografia di Giuliano Kremmerz potete leggerla nel libro, ma io ho intenzione di raccontarvi alcuni fatti della sua vita che considero molto importanti e che daranno a voi la possibilità di conoscere meglio un uomo così misterioso e quindi desidero chiamare la vostra attenzione su questi fatti della vita di Kremmerz dai quali dipendono alcuni degli avvenimenti futuri.

 

Kremmerz nacque a Napoli nel 1861 in una delle città più magiche dell’Italia. Il suo nome di battesimo era Ciro Formisano e nacque in una famiglia di classe media la quale possedeva nel centro di Napoli una casa. La sua famiglia affittò una stanza ad un farmacista di nome Pasquale De Servis. Il De Servis che era un affiliato dell’Ordine Egizio, Ordine di cui vi parlerò tra poco, vide nel giovane Formisano un uomo predestinato e dotato di speciali doni spirituali. Decise quindi di iniziare il Formisano all’Ordine dandogli il nome iniziatico Kremm-erz, nome che ha origine in un ieroglifico egizio e che nella nostra lingua latina ha il significato di Leone Solare.

In realtà il compito cui era destinato il Formisano richiedeva un essere con la forza e la volontà di un leone e una spiritualità di carattere solare.

Vi parlerò adesso di questo misterioso Ordine Egizio che tanta curiosità ed interesse ha suscitato e continua a suscitare in Europa e a cui perciò dedicheremo un poco del nostro tempo.

L’origine di quest’Ordine è molto antica. Si ha testimonianza di un tempio consacrato alla dea Iside nelle vicinanze di Napoli gestito da una classe di sacerdoti isiaci. Erano queste persone abituate a trasmettere i loro insegnamenti. Dal mondo antico quindi e per vie misteriose, la sapienza isiaca giunse nei palazzi dei nobili napoletani e nelle Accademie dei filosofi rinascimentali. Da queste scuole uscirono filosofi come Giordano Bruno e Giovambattista della Porta e lo stesso Cornelio Agrippa quando si recò a Napoli per scrivere la sua celebre Filosofia Occulta attinse alle conoscenze di queste scuole.

Questa sapienza di carattere ermetico-pitagorico fu utilizzata anche Tommaso Campanella che abitò a Napoli da uomo libero e da prigioniero della Santa Inquisizione per sospetto di eresia e finalmente entrò nei palazzi dei nobili principi Raimondo di Sangro, Luigi d’Aquino che iniziò il conte di Cagliostro alla magia egizia.

Fu proprio nel grande palazzo del principe Raimondo di Sangro, alchimista e massone, che nacque il più antico ordine ermetico. L’Ordine di cui ci sono rimaste sicure notizie storiche fu fondato con copertura massonica e subì numerose persecuzioni ad opera della Santa Inquisizione, giunse a fine ottocento nelle logge dirette da Domenico Bocchini, Giustiniano Lebano, insigne cabalista e maestro di Kremmerz, Pasquale de Servis ed altri. L’Ordine era estremamente chiuso e non permetteva la divulgazione all’esterno della sua dottrina di carattere ermetico-pitagorico-cabalistico.

Da quest’Ordine nacquero tante cose, oltre alla Massoneria Egiziana di Cagliostro, anche il più antico rito di Memphis di cui successivamente si commisero molti abusi e profanazioni in diverse parti dell’Europa.

Ho raccontato questi fatti primo perché conosco l’interesse che si ha in Brasile da parte di molti studiosi per la tradizione esoterica napoletana, e poi perché si abbia una idea precisa della serietà e della purezza della tradizione egizia, egizia di nome ma italiana di fatto.

A fine ottocento si verifica l’episodio più sconcertante nella vita di Giuliano Kremmerz: un viaggio in Sudamerica. Su questo viaggio si possono fare solo alcune supposizioni, perché le ragioni vere rimangono tuttora avvolte nel mistero. Ma nonostante la scarsezza di notizie ne parlo per l’interesse che riveste in un pubblico sudamericano.

Giuliano Kremmerz era già un maestro di ermetismo e di terapeutica, dotato di un alto livello culturale (conosceva le lingue antiche molto bene ed era un eccellente scrittore) ma crediamo che a spingerlo verso l’America Latina fosse il bisogno di conoscere le tradizioni di altri paesi ed in particolare le tradizioni botaniche e sciamaniche.

Sbarcò a Montevideo in Uruguay e di là si trasferì in Argentina, a Buenos Aires. Fu accolto molto bene nella numerosa comunità italiana. Collaborò ad alcuni giornali argentini e trovò anche lavoro. Subito dopo decise di viaggiare per il Brasile. Visitò il Mato Grosso. Possiamo immaginare cosa fosse il Mato Grosso a fine ‘800: una terra inesplorata e pericolosa per qualunque viaggiatore. Si trasferì in Bolivia e probabilmente visitò il Perù. Fu durante il soggiorno sudamericano che Kremmerz studiò medicina e si specializzò in omeopatia. Con molti soldi in tasca guadagnati dopo aver giocato in Borsa Kremmerz fece ritorno a Napoli.

Ed a Napoli con l’autorizzazione dei Dodici Supremi Vecchi Maestri del Collegio Operante fonda la Fratellanza Terapeutica Magica di Myriam. Era il 1909.

Perché il nome Myriam, cosa voleva dire Kremmerz con questa parola? Myriam è una parola arcana e cabalistica che non ha niente in comune con il misticismo cristiano o giudaico. “La Scienza dei Magi” è ricca di definizioni sulla Myriam ed io cercherò di fare una sintesi e di dare a voi questa sera una visione il più possibile precisa.

“Myriam è l’anima umana vergine e priva di imperfezioni e impurità umane e quindi di operare attraverso l’amore fraterno che dà la possibilità al principio divino che è in noi di compiere qualsiasi miracolo.”

Perchè la parola Myriam si trova associata alla parola Terapeutica e alla Magia? Kremmerz risponde così:

Ovunque tu guardi, vi è un dolore. Chi soffre? – E ‘la materia. Lo spirito umano che è divino, non sente il dolore se non a causa della sua involuzione nella materia. Se la materia lo sopporta, soffre insieme a lei; se la domina, la cura.

E’ chiaro perciò che la Myriam è una fratellanza di uomini e donne che si occupano della sofferenza umana. In che forma? Perché?

La risposta ci viene da un importante discepolo di Kremmerz:

La Myriam, allenando il discepolo nel benefico e pietoso esercizio della terapeutica, intesa come medicina a distanza, lo conduce, con la sua potente e luminosa teurgia, ad un grado di purezza e di trasparenza spirituale.

La magia è la scienza che si occupa della forza e dell’unità della materia che mette l’uomo in contatto con le forze della natura e in comunicazione con il mondo invisibile e il mondo spirituale.
Ha origine nell’antica parola mag che significa potere di trance attivo che mette in comunicazione il corpo lunare dell’uomo con la corrente astrale dell’universo.

Questa pratica di medicina occulta era eseguita con la formula latina pro salute populiche è la più potente legge di amore che si conosce sulla terra.

E’ necessario dire due parole su questa legge di amore che troviamo nell’attività terapeutica della Myriam. Non si tratta di quell’amore profano che incontriamo nel mondo volgare dello spettacolo, neanche di quello mistico e passivo delle religioni monoteiste che attendono passivamente dal cielo la grazia divina, ma di quello sacro che leggiamo nel Simposio di Platone e che nella visione della dottrina ermetica è una forza magica sottile capace di fare cose straordinarie, soprattutto di aiutare a guarire una persona che soffre. Kremmerz, per far intendere la legge dell’amore, ripeteva ai suoi discepoli questo aforisma: immaginate che il vostro più grande nemico vi faccia sapere di avere un problema di salute: sareste capace di aiutarlo amandolo di quell’amore che sente la madre per il figlio e che Kremmerz giudicava come l’amore più sublime esistente sulla terra?

Dopo la fondazione Kremmerz organizzò la fratellanza di Myriam in Accademie le quali riunivano nelle maggiori città italiane i candidati che aspiravano ad entrare nella Myriam. Tutti i soci delle Accademie col nome di fratelli e sorelle praticavano i riti di magia cerimoniale della Scuola ed uniti secondo la legge numerica e pitagorica dei numeri utilizzavano la forza collettiva a favore di colore che avevano chiesto un aiuto. Tutto ciò avveniva in forma totalmente disinteressata e senza alcun compenso né in denaro né di carattere materiale. Secondo la legge di Hermes dare senza attendersi nulla in cambio è uno dei principali segreti del successo della Scuola.

La situazione politica e sociale in Italia cominciò a peggiorare con lo scoppio della prima guerra mondiale. Molti fratelli furono obbligati ad andare in guerra e Kremmerz in persona che aveva previsto un peggioramento generale sia in Italia sia in Europa decise di trasferirsi nel Principato di Monaco, a Montecarlo, quasi al confine con l’Italia dove continuava a ricevere i suoi discepoli e da dove non gli fu difficile continuare a dirigere la Myriam.

Ma il peggio doveva ancora venire. E il peggio arrivò con la vittoria politica del fascismo in Italia. A dire il vero il fascismo non avrebbe nuociuto alle società esoteriche italiane anche perché i maggiori esponenti del fascismo erano massoni con gli alti gradi di Rito Scozzese. Ma quando Mussolini firmò con la Chiesa Cattolica i Patti Lateranensi, l’antico odio della chiesa contro la massoneria e contro le società esoteriche si rifece vivo e il papa costrinse Mussolini a firmare le leggi che mettevano fuori legge la massoneria e qualunque società considerata segreta.

La Myriam non sfuggì a questa nuova persecuzione e alcune Accademie (quella di Roma principalmente) furono saccheggiate dalla polizia. I fratelli dovettero mettersi in silenzio o scegliere la via dell’esilio.

Kremmerz morì a Montecarlo nel 1930 e le Accademie restarono praticamente inattive fino alla fine della seconda guerra mondiale. I discepoli più fedeli continuarono a praticare i Riti della Scuola in forma riservata e segreta.

Subito dopo la fine della seconda guerra, negli anni ’50 i discepoli più fedeli si riunirono a Roma e decisero di riattivare le Accademie e di raccogliere tutti gli scritti di Kremmerz. Kremmerz aveva collaborato ad alcun riviste importanti come il “Mondo Secreto” il “Commentarium” la “Medicina ermetica” ed altre riviste minori. Decisero perciò di riunire tutti gli scritti in una unica opera. Nacque così l’Opera Omnia di Giuliano Kremmerz che fu pubblicata per la prima volta nel 1954 dalla CEUR di Roma e a cui successivamente fu dato il titolo “La Scienza dei Magi”. L’opera era e continua ad essere pubblicata in 4 volumi: i primi tre contengono gli scritti del Maestro, mentre l’ultimo volume è un Dizionario di termini ermetici, magici, alchemici.

La decisione nacque da una serie di circostanze: la prima fu quella di dotare le Accademie di uno strumento di studio e di conoscenza basato sulla parola e sugli scritti dello stesso Maestro della Myriam, il secondo sul fatto che era evidente in Italia e anche fuori dell’Italia l’influenza nella cultura, nelle letteratura, nella poesia, nella musica della scienza magica e dell’esoterismo in genere. Opere come quelle di Guenon, di Evola, di Reghini erano presenti in tutte le biblioteche pubbliche e private degli uomini di cultura e facevano la loro bella figura accanto ai libri degli antichi e dei moderni alchimisti ed ermetisti come Paracelso, Agrippa, Papus, Tritemio, Eliphas Levy, Cagliostro. Recordo que un maestro come Nino Rota, autore di celebri musiche per film, oltre ad essere un miriamico, possedeva una delle maggiori biblioteche alchimico-ermetiche.

Fuori dall’Italia, la Francia ha avuto grandi studiosi ed ad Amsterdam, in Olanda, esiste la  Bibliotheca Philosofica Hermetica che raccoglie numerosi manoscritti e opere di ermetismo.

Le leggi contro le società segrete e la guerra costrinsero, come accennato prima, a un vero e proprio esodo dei maggiori esoteristi italiani verso paesi esteri. Lasciarono l’Italia oltre a Kremmerz, il maestro Amedeo Armentano che nel 1924 raggiunse San Paolo, il principe Leone Caetani (membro dell’Ordine Egizio) che se ne andò in Canada e l’ing. Manlio Magnani che lasciò l’Italia nel 1928.

Desidero adesso chiamare la vostra attenzione sulla persona e sulle attività di Manlio Magnani. Perché è vero che Kremmerz lasciò tracce importanti della sua presenza in America Latina e probabilmente Manlio Magnani fu attratto dalla città di Buenos Aires dalle notizie di questa antica presenza del Maestro in Argentina.

Ma in realtà il vero fondatore della Fratellanza Hermetica in America Latina fu Manlio Magnani. Come ho detto Magnani arrivò a Buenos Aires nel 1928 e fu accolto calorosamente dalla numerosa comunità italiana che in quegli anni esercitava una forte influenza nella massoneria e nelle maggiori organizzazioni esoteriche. Magnani attraversava l’Atlantico con il grado di Maestro di Myriam, essendo stato iniziato direttamente da Kremmerz in Italia, con il grado di 33 del Rito Scozzese, con la qualifica di Superiore Incognito del Martinismo e di Grande Ispettore del Rito di Memphis. Infine Magnani aveva delle conoscenze elevatissime di cabala ed alchimia ed era un discepolo pitagorico del Maestro Armentano. Era quindi una personalità di grande valore e di grande levatura morale e spirituale.

A Buenos Aires Magnani fondò la prima Accademia latino-americana della Fratellanza Hermetica, tradusse i rituali in spagnolo ed ebbe i suoi primi importanti discepoli.

Verso il 1930 a causa di problemi di lavoro entrò in contatto con il Maestro Armentano in Brasile, il quale lo invitò a trasferirsi a San Paolo dove avrebbe incontrato un lavoro.

Da San Paolo Magnani continuò a dirigere l’Accademia che aveva fondato a Buenos Aires e creò unitamente ad Armentano e ad altri italiani residenti in questa città un piccolo cenacolo di italiani che praticava studi di carattere pitagorico-cabalistico-ermetico.

Era un gruppo molto chiuso e riservato. Ma tutti mantenevano rapporti molto cordiali e amichevoli con la comunità italiana che in quegli anni a San Paolo esercitava un’influenza molto forte nella cultura paulista. Basti pensare ai giornali di lingua italiana che si pubblicavano a San Paolo, alla presenza di un Nino Daniele che in Italia era stato segretario di D’Annunzio e che collaborava con i maggiori quotidiani della città.

E’ pertanto di Magnani il merito di aver portato la scienza ermetica in America Latina. E non è significativo che il primo sodalizio ermetico in Brasile sia nato proprio a San Paolo? Egli morì a San Paolo nel 1946 ed è sepolto in questa città. I suoi scritti sulla cabala e sull’ermetismo sono ancora inediti: qualche scritto è stato tradotto in portoghese e pubblicato nel sito della Fratellanza Hermetica. Comincerò adesso a parlarvi del primo volume dell’opera “La Scienza dei Magi”.

Per prima cosa è mio dovere illustrarvi il significato del disegno pubblicato sulla copertina che è in realtà il simbolo della Fratellanza Hermetica in America Latina.

Vediamo un doppio circolo che avvolge la scritta S.P.H.C.I. Il doppio circolo nella sua essenza magica rappresenta l’unione dei fratelli che appartengono a questa Scuola, ma nello stesso è magneticamente costruito come cerchio magico di difesa da tutti i pericoli che possono venire dal mondo profano. Le lettere sono le iniziali della frase SCHOLA PHILOSOFICA HERMETICA CLASSICA ITALICA che fin dalla prima fondazione di Giuliano Kremmerz nel 1909 ha rappresentato la Fraternità con le caratteristiche di Scuola. E’ inutile dire che “filosofia” qui va inteso nella sua etimologia classica di “amore per la sapienza”. La stella a 5 punte simbolizza l’uomo integrato nei suoi poteri magico-spirituali e richiama alla memoria in primo luogo il pentalfa pitagorico e la grande importanza che Pitagora dava al numero 5. In epoca rinascimentale la stella a 5 punte è stata disegnata da Leonardo da Vinci nell’uomo con le braccia allungate e le gambe aperte. Intorno alla stella troviamo la scritta in greco IUGHIEIA che in latino significa salus ed in portoghese saude. E’ un’ulteriore conferma della finalità primaria della Scuola. Al centro infine della stella v’è un sole con 12 raggi e qui il simbolismo cosmico-astrologico è evidente e rappresenta l’aspirazione massima del discepolo ermetico che è quella di integrarsi nella forza di Osiride, dopo aver superata la prova isiaca.

Il libro che sto per presentarvi è diviso in cinque parti e alcune introduzioni:

Prima di entrare in dettagli desidero dire due parole sullo stile letterario di Giuliano Kremmerz. Il suo non era uno stile facile alla lettura, in primo luogo per la materia trattata e poi per il modo di scrivere usato a fine ‘800 che comporta molte difficoltà di interpretazione sia se si tratta di un lettore italiano sia per un traduttore in una lingua straniera. A parte ciò Kremmerz per la sua natura di napoletano colto amava essere molto ironico e scherzoso e usava molto le metafore e talvolta egli senza volere finiva per mettere in difficoltà il lettore non abituato ad una lettura di quel genere. Kremmerz stesso disse le seguenti parole che vi cito:

“Non desidero essere collocato tra i retorici e i traditori del bello scrivere quando io, forse per primo, voglio presentare un insieme di dottrine che sono esatte e immutabili e che appartengono alle origini della scienza segreta e sacra che nessuno ha presentato al pubblico non preparato e che nessuno può svelare in tutta la sua interezza. Perciò il buon discepolo non deve preoccuparsi molto con la forma grammaticale di alcune frasi e deve cercare di assimilare il significato occulto, che è essenzialmente scientifico”

“Studiare la magia e applicare la Teurgia, non significa studiare i fenomeni che raggiungono i sensi fisici, ma studiare le leggi occulte e produrre fenomeni manifesti: e come tutte le scienze la Magia deve essere studiata con attenzione prima di tutto nella sua parte dottrinaria e in un secondo momento nella sua applicazione; ma prima di tutto, per qualunque cosa che appartiene alla scienza, è necessario intendere il significato delle parole che vengono utilizzate. ”

Questa era anche una regola degli alchimisti rinascimentali ed è evidente che Kremmerz non poteva distanziarsi dai suoi più celebri maestri nell’esporre una dottrina come quella ermetica.

Nelle Introduzioni troviamo una biografia di Kremmerz, un indice della sua produzione letteraria ed alcuni scritti dedicati al Maestro ed alla sua Scuola.

La prima parte è dedicata all’Introduzione alla Scienza Occulta.

Qui troviamo il proposito dell’Autore di introdurre (come la parola stessa dice) il lettore alla conoscenza di un argomento che negli anni in cui Kremmerz scriveva era già abbastanza conosciuto. E’ importante sapere che, nel mentre egli descrive altre forme di occultismo come la teosofia, lo spiritismo, il mesmerismo, la medianità, l’ipnosi ecc. egli è sempre molto educato e corretto, perché il suo scopo principale era quello di far conoscere ai suoi lettori i metodi degli altri, dimostrarne gli errori in maniera pratica e metterli a confronto con la scienza magica. Riconosceva comunque il valore della medianità e del magnetismo umano e ne riconosce la grande utilità quando viene utilizzata in maniera positiva e non per fare viaggi nei mondi della fantasia e dell’inesistente.

Importanti in questa parte sono i capitoli dedicati allo spiritismo e alle apparizioni delle anime dei morti e alle citazioni di alcuni scritti di eminenti scienziati della sua epoca che avevano pubblicato il risultato delle loro esperienze con medium e occultisti delle diverse associazioni cosiddette spiritualiste.

La seconda parte è dedicata agli Elementi di magia naturale e divina.

Qui entriamo nel vivo della scuola ermetica ed è richiesta una grande attenzione da parte di quel lettore che, dopo questa lettura, potrebbe aver qualche interesse diretto nelle attività della scuola.

Infatti in questo parte del libro Kremmerz descrive il ruolo e l’importanza del Maestro nella Fraternità e la maniera in cui il Discepolo si deve porre nei confronti del Maestro.

Il Maestro viene rappresentato come un sole e il discepolo come una luna, perché il discepolo assorbe e riflette i raggi di un sole proprio come fa la luna satellite nei confronti del sole pianeta.

Il simbolismo è evidente: il discepolo deve solo tacere e apprendere, ossia assorbire il più possibile gli insegnamenti preziosi che gli vengono dal Maestro.

Questo silenzio nelle antiche scuole pitagoriche durava 5 anni, oggi siamo in democrazia e il periodo di silenzio è stato ridotto, ma non è stato ridotto l’apprendistato che può durare a tempo indeterminato se il discepolo non dà prova di essere maturo.

E’ necessario che vi parli della differenza tra magia naturale e divina che rappresenta il tema dominante di questa parte del libro.

Per non sbagliare cito le stesse parole di Giuliano:

Divido la MAGIA, o Sapienza Arcana, in due grandi parti: la Naturale e la Divina. La prima studia tutti i fenomeni legati alle qualità occulte del corpo umano e il modo di ottenerle e riprodurle entro i limiti del corpo utilizzato come mezzo. La seconda è dedicata alla preparazione dell’ascensione spirituale dello studioso, in modo che renda possibili le relazioni dell’uomo con le nature superiori invisibili all’occhio volgare.

La terza parte è dedicata alle Istruzioni per la preparazione del discepolo.

Qui bastano poche parole in quanto Kremmerz da alcuni consigli pratici agli aspiranti studiosi di magia. Li esorta soprattutto a praticare perché già in altre parti del libro aveva detto ripetute volte: non credete alle mie parole, ma sperimentate ciò che vi dico, perché io potrei anche ingannarvi fin quando non avrete la conferma su ciò che insegno. La sapienza deve diventare carne e sangue della vostra carne perché dia i frutti desiderati. Verbum caro factum est.

La quarta parte è dedicata ai misteri della taumaturgia.

Direi che è la parte più importante e più difficile del libro. Tenterò in poche frasi di darne una idea.

In questa parte il linguaggio dell’Autore diventa più enigmatico perché deve commentare ed esporre la legge divina dell’Uomo come Unità assoluta. Entriamo quindi nei misteri più reconditi della cabala e del pitagorismo magico ed è richiesta da parte del lettore una concentrazione molto grande. A parte tutto parlare di taumaturgia, ossia dell’arte di far miracoli, che è l’arte della piromagia o magia del fuoco, non è sempre facile e permesso.

Tutti sappiamo che scientificamente il miracolo non esiste: quanti fenomeni che nel passato erano considerati miracolosi col tempo sono stati spiegati dall’intelligenza e dalla ricerca scientifica. Lo stesso potere intuitivo dell’uomo può essere visto come una qualità taumaturgica, quando in effetti è la fonte delle più grandi scoperte dell’uomo.

Ma Kremmerz con i misteri della taumaturgia mirava più in alto e più lontano. Dove?

Questa è la parte del libro in cui Kremmerz fornisce le chiavi per togliere i veli di alcuni arcani della magia relativi al discepolo reintegrato nella sua unità divina e naturale che ha la potestà di restituire la salute a chi ne è privo o di trasformarsi in un dio.

Siamo arrivati così all’ultima parte del libro: alle finalità della medicina ermetica.

Per non ripetere le cose già dette dirò semplicemente con le parole di Kremmerz che una malattia quando si manifesta è di per sé un segno di squilibrio interiore nell’uomo, perciò il desiderio di Kremmerz con tutta la sua fraternità è quello di integrare la medicina dell’uomo con la medicina spirituale ermetica. Ciò significa che la Fratellanza Hermetica non vuole sostituirsi alla medicina ufficiale, al contrario vuole operare laddove la medicina ufficiale dimostra i suoi limiti e i suoi vuoti e in alcuni casi aiutarla a superare questi limiti e a colmare questi vuoti.

Desidero adesso concludere con un messaggio di fede e di speranza. Il Brasile è l’unico paese fuori d’Italia che ha tradotto l’Opera Omnia di Kremmerz. E questo gli permetterà di preparare una élite spirituale e iniziatica che giustifica le affermazioni di Manlio Magnani nel suo scritto su “il futuro del Brasile.” Magnani era sicuro che il Brasile avrebbe avuto un futuro, ma fondava la sua certezza nella possibile comparsa di saggi e di uomini spiritualizzati capaci di illuminare come i fari il futuro di un popolo

A CURA DELLA FRATELLANZA HERMETICA – DELEGAZIONE LATINO AMERICANA

(Pubblicato da Luca Valentini su Ereticamente il 19 marzo 2015)

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