A lezione da Angelo Tonelli

Introduzione al Percorso Sapienziale - Prima parte 

A cura di Luca valentini

 

Venerdì 19 Giugno alle ore 18.45 presso l’Atelier Nuova Eleusis, in via dei Giardini 14 a Sarzana, si è svolto il primo degli incontri settimanali “I venerdì di Eleusis: sulle tracce della sapienza greca”, conferenze di Angelo Tonelli dedicate alla Sapienza delle origini, allo sciamanesimo greco, ai Misteri Eleusini ed all’Orfismo. In questa primo seminario – che è servito da introduzione generale alle tematiche che saranno poi analizzate nei successivi incontri -, il famoso grecista e filologo ligure, ha voluto immediatamente evidenziare la centralità di Eleusi e della Divinità di Dioniso nella Sapienza Greca, il quale ha rivestito un ruolo assolutamente non secondario nell’ambito proprio della dimensione misterica, configurando l’esperienza eleusina come vera e propria esperienza dionisiaca. L’accostamento, in merito, operato dal Tonelli, tra lo stato di trance e la vitalità comune alle esperienze iniziatiche sia di Dioniso sia dell’orientale Shiva, sulla scia anche di un Daniélou, non ci è parso assolutamente fuori luogo, ma, al contrario, perfettamente calzante. Interessante anche il riferimento effettuato alla rescissione della spiga – simbolo di rinascita legato a Demetra -, effettuata in silenzio dallo Ierofante, il tutto ricollegandosi al Brimos, il fanciullo divino che nasce dall’unione tra Kore e Ade, come segno di speranza dal profondo dell’oscurità. Di nostro, segnaliamo, come interessante sia anche l’espressione di Eraclito, secondo cui: ”In verità Dioniso ed Ade sono lo stesso dio”. Egli, in similitudine con Shiva, è il Nume dell’ebrezza (Via della Mano Sinistra), della contemplazione, del distacco, che presenta di immediatezza. L’uso simbolico dello specchio, la danza delle menadi, similmente al ballo più tardo della Taranta, ci indicano una sorta “scatenamento consapevole ed unitario”. Un altro aspetto posto in evidenza dal Tonelli è la dicotomia tra Sapienza, intesa come vero e proprio stato di coscienza, e la Filosofia come modalità del pensiero. Eleusi, infatti, si configurava come un’esperienza mistica e sapienziale, in cui si attuava il superamento dell’ego e la sperimentazione dell’Unità di tutti gli elementi del Cosmo. In merito, è stata anche evidenziato la difficoltà di tale viatico, in cui emerge una vera e propria aristocrazia dello spirito: non casuale, infatti, risulta esser stato l’antico adagio secondo cui “molti sono i portatori di tirso, pochi sono gli iniziati”, riaffermando la centralità di Eraclito, di Parmenide, di Sofocle, di Euripide, di Platone, di Aristotele (tutti iniziati ai Misteri), come base essenziale della Sapienza Ellenica. Un altro importante tema trattato dal grecista ligure è stata la radice storica dello sciamanesimo arcaico, che presentava tratti di estrema vicinanza con la Sapienza Orientale e che geograficamente aveva un’immensa influenza, con riferimento all’immenso continente euro-asiatico, dal Baltico alle estremità asiatiche. Importanti personalità di tale corrente iniziatica furono Parmenide, Empedocle, Abaris, Aristea, in cui, similmente al pitagorismo, si attuavano sia una meditazione in silenzio sia diverse forme di estasi, le cui non hanno una semplice derivazioni dionisiaca, ma anche delle interessanti varianti apollinee, in cui nell’alterazione degli stati coscienza si accentuava un costante elemento di attività cosciente. E’ ciò che, per esempio, in similitudine alle pratiche yoghiche, ritroviamo indicato nel Perí Physeos di Parmenide: “Le cavalle che mi portano fin dove il mio desiderio vuol giungere, mi accompagnarono, dopo che mi ebbero condotto e mi ebbero posto sulla via che dice molte cose, che appartiene alla divinità e che porta per tutti i luoghi l’uomo che sa”.

 

Altro aspetto importante trattato dal Tonelli è quello delle similitudine e dell’area geografica dell’estensione di ciò che è stato definito un vero e proprio “sciamanesimo arcaico”. Primariamente, si è accennato al parallelismo metafisico tra l’Essere parmenideo ed il Dharma nelle Upanishad, come quello esistente tra la concezione eraclitea e quella taoista della conversione e della complementarietà degli opposti. Dal punto di vista dell’estensione geografica, si è fatto notare che tale Sapienza ha avuto punti contatto con le tradizioni di origine nordiche, tramite la famosa via dell’Ambra e con la trasposizioni di autentiche mitologie di stampo iperboree, come quella inerente Pitagora ed Abaris, in cui il mito è stato il segno di una comunanza iniziatica ben più profonda: in tale direzione è possibile collocare anche la corrente  ascetica dell’Orfismo (Empedocle), come viatico di liberazione dal ciclo delle rinascite. In tutto ciò, similmente all’Egitto, ove Osiride incarnava il Dioniso ellenico, si esplicita un percorso sapienziale in cui coesistono magicamente consapevolezza e vitalità ed in cui tali elementi non rappresentano affatto delle antinomie, ma un medesimo potere realizzativo di natura polare, ove la vita è lo strumento, la forza attivante della super – vita, del suo stesso superamento.

 

In questa primo seminario introduttivo, inoltre, grande importanza è stata assegnata all’arte ed in particolar modo al Teatro, la cui centralità rappresentava l’immedesimazione delle correnti animiche che attraversano e condizionano l’esistenza umana, la loro sperimentazione, ma anche una pratica ieratica di distacco e di rigenerazione dalle stesse: è la funzione trasfigurativa della maschera! Il Teatro era una delle massime espressioni greche del Sacro, del Rito e del Divino, come interrelazione tra interno ed esterno, tra invisibile e visibile, come esercizio di un’autentica Paideia Dionisiaca. La Sapienza esplicitata magistralmente, che il Tonelli riconduce essenzialmente a civiltà di natura pacifica e matrilineari, esalta la figura dello sciamano come personalità che possiede un pensiero magico e non intellettuale, da cui derivano le funzione palingenetiche della pittura, della poesia, della danza. Un accenno è stato fatto alla correlazione tra Poesia e Magia, avendo la prima una vera e propria funzione incantatoria e di autodiscernimento sciamanico. Infine, si sono delineati gli indirizzi successivi della civiltà greca secondo percorso filosofici e misterici, inquadrando Platone come untraghettatore della Sapienza Ieratica nell’intellezione filosofica, similmente al successivo Aristotele nella sua Metafisica. Riemersioni iniziatiche, secondo il grecista ligure, si sono acclarate nel neoplatonismo, nella tradizione greco – alchimistica (Zosimo, Giuliano Il Teurgo,…). Ultime manifestazioni di tale sciamanesimo con interconnessioni pitagoriche il Tonelli, le rintraccia nella stregoneria medievale, ma anche in Schopenhauer ed in Nietzsche, fino a giungere alla propria stella polare, cioè all’insegnamento di Giorgio Colli, una luce abbagliante nel decadentismo umano e sacrale del mondo della New Age.

 

Di nostro, possiamo affermare serenamente che questo primo seminario, di natura introduttiva e generalista, è risultato appassionante, molto colto ma contemporaneamente poco erudito, cioè vissuti sentitamente dai presenti, da cui sguardi, dalle cui espressioni si evinceva un autentico amore per la Sapienza Greca, come anelito a quel Sacro che permea da secoli le terre d’Occidente e che, albergando profondamente negli animi di pochi ma indomiti testimoni, è l’unica speranza di Luce nell’era oscura dell’Orco, che ci è toccato in sorte di vivere. Il prossimo seminario – che relazioneremo puntualmente su Ereticamente – verterà sulla concezione e sulle dinamiche iniziatiche dello Sciamanesimo Arcaico.

 (Tratto da ereticamente.net con il permesso del sito)

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