Dopo avere nei numeri precedenti chiaramente espresso la nostra linea programmatica e presa posizione con sufficiente, anche se poco gradita chiarezza, di fronte ai vari movimenti spiritualistici, mistici, teosofici ed affini, riteniamo ormai giunto il momento di definire il più esattamente possibile l'impostazione del problema. a cui si riferisce il titolo della nostra rivista.

Questo non solo perché desideriamo chiarire che .la nostra posizione' critica non è solamente e vanamente distruttiva, ma anche e soprattutto perché vogliamo che si comprenda profondamente che il problema della conoscenza non può e non deve avere una soluzione esclusivamente teoretica o mistica ma una soluzione in sede di pratica vita vissuta oltre i limiti ristretti della contingenza. e dell'immanenza.

Affinché non si dica che il nostro parlare non è chiaro e che si risolve solamente in una posizione dialettica non costruttiva, formuliamo qui, di seguito, il programma base della nostra rivista, che è il programma di ogni scuola veramente iniziatica che abbia raccolto attraverso i secoli la tradizione occidentale, che ha origine dai santuari dell'iniziazione egizia. 

Per la formulazione di questo programma sono sufficienti alcune cose semplici e chiare sul reale significato e sulla portata della parola iniziazione, da molti, anzi da troppi, citata a diritto e a rovescio, e dai mistici in genere e dai teosofisti in specie ritenuta come qualcosa alla quale si giunga per virtù di inconcludente aspirazione di desiderio più che di Volontà, di vane chiacchiere più che di fatti.

Il nostro parlare vuole essere essenzialmente onesto e non vuole illudere alcuno, e di ciò i nostri lettori si saranno certamente già resi conto osservando il nostro atteggiamento polemico tendente oltre a tutto ad allontanare da noi chi non ci vuole, in buona o ín mala fede, comprendere.

Ritornando a noi non possiamo, onde non ripetere con parole nuove cose che da altri sono state dette come meglio non si poteva e come forse mai tanto chiaramente è stato fatto, che riferire quanto scrisse G. M. Kremmerz nel suo. Mondo Secreto, ristampato con il titolo di « Avviamento alla scienza dei Magi» e che prossimamente rivedrà la luce nella quarta edizione.

 «Il lettore comprenda, leggendo il mio libro, che io ho voluto indicare agli studiosi non la, via unica per arrivare, ma una via per intuire l'esistenza di un secreto (arcano), un secreto fisico (cioè naturale), che pochissimi uomini hanno conosciuto, un numero ristrettissimo conosce e che pur essendo tale da rendere l'uomo potente più di qualunque semidio non si trova chi lo venda, né fa apparentemente felice chi Io possiede.

Onde non si ripeta che dopo venti anni io resto ambiguo, dico di più: credete alle iniziazioni per quel che sono.

Due o tre società di studiosi che si suppone posseggano questo arcano, non danno che l'Iniziazione al neofito. Iniziare vuol dire cominciare. "Initium, principio. Nessuno dà la fine, poiché l'arcano è di natura tale che chi più lo ha intravisto da presso non può comunicarlo. Può conferirlo nei limiti dei poteri, darlo intero no».

A questo punto è bene notare che l'iniziazione alla scienza assoluta non si ottiene né si dà allo stesso modo da tutti.

Vi sono: a) Iniziazione per riti — b) Iniziazione per conferimento — c) Iniziazione diretta. a) l'iniziazione per riti fu quella prescelta dal Kremmerz per fondare in Italia la Fratellanza Terapeutica di Myriam.

a) L’iniziazione per riti. Il maestro che la dà, deve essere in grado di sentire il suo discepolo che è entrato nella zona di purificazione, dovunque si trovi, o mettersi in determinati momenti in rapporto con esso o assegnare ad esso un suo sostituto nella zona extraumana.

b) l'iniziazione per conferimento è quella delle società costituite visibilmente, gerarchia di gradi quindi, e potere di iniziazione conferito da un maestro a un seggio di praticanti.

c) l'iniziazione diretta è invece la comunione che un maestro fa ad un discepolo, Beniamino, ed in questo caso è una vera dedizione del maestro al discepolo. Questa avviene nel solo nel caso di un mandato extraumano, diversamente nessun maestro si dona.

È inoltre da dirsi che l'iniziazione per riti, è una iniziazione virtuale, perché per se stessa non vale che a spingere il neofito a traversare la corrente astrale umana e ad afferrare la mano o la parola del Maestro che aspetta i vincitori della lotta col serpente fuori la corrente della terra.

Di là comincia la vera iniziazione ai misteri della natura intelligente.

(Tratto dalla rivista “Iniziazione” per gentile concessione delle Edizioni Rebis)

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