Presso Hotel "Le Dune” (viale Cristoforo Colombo 259). LIDO DI CAMAIORE (Lu).
Pitagorismo e Massoneria, convegno a Lido di Camaiore della Loggia Dante Alighieri di ViareggioPer festeggiare i suoi primi quaranta anni la Loggia Dante Alighieri (392) di Viareggio realizza domenica 11 settembre (ore 16) un convegno pubblico a Lido di Camaiore presso la sala convegni dell’Hotel le Dune” (viale Cristoforo Colombo 259). Titolo dell’incontro: “Pitagorismo e Massoneria, perché”.
il Mistero della Fondazione e della Roma Arcana
Sono trascorsi quasi 50 anni dalla prima edizione ( 1967) de I Misteri dei Templari di Louis Charpentier per l’editrice Laffont di Parigi1. Il testo da cui molti sono partiti per le proprie ricerche sull’Ordine del Tempio evidenziava con il capitolo XX una storia segreta dei monaci-cavalieri per altro già sottintesa, senza reticenze, nel titolo. Venne così, un po’ per” fede “e un po’” per fascino” a crearsi un mito che ancor oggi chi non ha occhi per vedere ed orecchie per sentire , continua a nutrire, spesso sostenendolo con pubblicazioni di nessun spessore scientifico, ma rispondenti solo a logiche di mercato. Di volumi simili se ne potrebbero citare molti e per la verità già nel XVIII e XIX secolo l’argomento templare artatamente deformato, fu falsato e asservito a fantomatici scenari apologetici circa le origini e “ mandati” di logge massoniche ed organizzazioni pseudo occultistiche. Allargando il concetto, possiamo affermare, senza tema di smentita, che ogni storia, romanzo, servizio giornalistico, monografia, pamphlet etc. incentrato sul medioevo (e non solo) è stato reso più appetitoso per il palato di bocca buona dei misteriofagi, mistificando la verità storica del Tempio, usandolo e…consumandolo.
Gli antichi popoli dell’Occidente precristiano si organizzarono in aggregati umani all’interno dei quali la guerra rivestì un significato sociale-sacrale, così come la pratica dell’agricoltura e l’esercizio delle funzioni sacerdotali propriamente dette. Ogni attività dell’uomo arcaico venne sottoposta alla tutela dei Numi, senza la cui “supervisione”, nulla, neanche la creazione di imperi e dinastie, sarebbe stata realizzabile. Sulla base di tali presupposti culturali, la guerra non rappresentò soltanto lo strumento attraverso il quale, i popoli più forti e dotati si appropriarono delle risorse necessarie alla sopravvivenza a danno delle comunità più deboli ma, divenne progressivamente una sorta di “acqua corrosiva” in grado di trasfigurare l’uomo d’armi e di guidarlo verso la trascendenza.
Nel «Commento del Farmaco Cattolico», al capitolo undecimo, Della natura e proprietà di Marte, il Ferro, leggiamo: "Chi ignora Marte non ha conosciuto l’Arte". Tale sentenza di certo non consente equivoci sulla importanza e sulla necessità di acquisire una consapevolezza ed una conoscenza di questo metallo, cioè di questa forza, al fine di potere realmente progredire nella via dell’ascesi, o meglio ancora della palingenesi, della rigenerazione di sé stessi. Di certo un suo primo quanto immediato ed evidente significato è quello della indomita e pugnace forza di volontà che realmente distingue l’iniziato, che affronta le contingenze della vita senza deviare dai suoi ideali, sempre coerente con questi anche durante le più dolorose tribolazioni, e l’uomo profano, che trova nel compromesso il normale stato d’essere, la norma e l’abdicazione alla propria virilità spirituale.