Sulle tracce della Sapienza – a lezione da Angelo Tonelli
Introduzione agli Oracoli Caldaici
a cura di Luca Valentini
Venerdì 29 Aprile 2016 alle ore 18.30 presso l’Atelier Nuova Eleusis, in via dei Giardini 14 a Sarzana (SP), abbiamo seguito il primo atto seminariale del noto filologo ligure Angelo Tonelli, incentrato sulla sua nuova pubblicazione per Bompiani inerente la traduzione ed il commento degli Oracoli Caldaici. Presumibilmente gli Oracoli Caldaici sono stati un opera di Giuliano il Teurgo, figlio di Giuliano Il Caldeo, autore a sua volta di un trattato sui demoni, nell’ambito della spiritualità misterica del II sec.d.C. E’ possibile collocare la sua straordinaria personalità all’interno di una specifica cerchia di iniziati – Dochèus era il teurgo che evocava e si identificava col Nume –, che interagivano attivamente con le Divinità, divenendone veri e propri medium, tramite l’uso di incantamenti, di “statue viventi”, di simulacri, partimenti a ciò di cui accenna Porfirio. Tali pratiche erano inserite nel contesto di specifiche agapi, in cui gli stati di coscienza venivano esaltati secondo precise dinamiche di trance magico-trasmutatoria.

Catal. 8/1/2013: Le dottrine kremmerziane sono talmente invischianti che possono fuorviare per decenni e forse per una vita intera parecchie persone in buona fede. Il peggio è che chi le abbandona si trova davanti un deserto immenso... e allora o si cade molto più in basso (Crowley, Spare, Chaos magick, "macumbe") o si cazzeggia (Gurdjeff, Massoneria di frangia, Martinismo, chiese gnostiche), o ci si blocca (gruppi guènoniani, evoliani ecc. ) o ci si butta in politica (con la scusa dei essere kshatriya) o si cambia religione... ah, c'è chi diventa anche satanista (scusate shaytanista o luciferiano).
Le Molteplici Contrade di Ermete
Per le Edizioni Spazio Interiore di Roma è di recente uscito un nuovo saggio di Stefano Mayorca (acquistabile in tutte le librerie specializzate), affermato ricercatore esoterico, oltre che noto giornalista e valente artista. Tale pubblicazione – LA SCIENZA DELL’HERMES – viene presentata come un piccolo trattato di Alta Magia e, visto la competenza in materia dell’autore, non poteva presentarsi diversamente. In poco più di 140 pagine, ben curate graficamente, si è palesato alla nostra lettura un testo profondo, ma, al contempo, agevole, non gravato da inutili e pedanti accademismi. Come è giusto che sia, la dimensione filologica e documentale ha svolto un adeguato ruolo funzionale alla conoscenza iniziatica, sostenendola, rafforzandola, rendendola comprensibile, per quanto possibile, anche ai lettori non abituati all’approccio con l’Opera, sia a livello sperimentale ed interiore, sia anche solo teoretico.