LA MAGIA AVATARICA
Seconda parte
a cura di Orpheus
Contemporaneamente alla discussione “La Terapeutica di Kremmerz funziona ancora?”, si è svolta sul sito, tramite contatti e risposte privati, una serie di altri dibattiti paralleli, tra i quali in particolare spicca per interesse quello incentrato sulla cosiddetta “Magia Avatarica”. Per contribuire ad un ampliamento dell’argomento e soddisfare le numerose richieste in questo senso, abbiamo affidato al nostro collaboratore “Orpheus” il compito di reperire e riunire testi interessanti e significativi sul tema, proponendoli in questa pagina del sito. Potranno naturalmente essere aggiunti interventi e libere opinioni di chiunque desideri esplicitare il proprio pensiero in proposito e partecipare pubblicamente alla discussione, con il proprio nome o uno pseudonimo, nel totale rispetto della privacy.
Da www.cesnur.com – Le religioni in Italia – L’ermetismo kremmerziano:
(…) Se dagli scritti pubblici di Kremmerz si passa al Corpus Philosophorum totius magiae – a circolazione più che discreta fino a quando, negli anni 1988-1989, è stato reso pubblico, insieme con una serie d’istruzioni riservate e attribuite a una delle organizzazioni che hanno voluto denominarsi Ordine Egizio, quella legata alla C.E.U.R., Casa Editrice Universale di Roma, dal milanese Gruppo Agape-Prometeo di Paolo Fogagnolo (di cui trattiamo nel presente progetto in tema di gruppi crowleyani); si noti peraltro che l’autenticità del testo cui ci riferiamo è contestata, in quanto esso sarebbe stato modificato rispetto all’originale tramandato in manoscritto, che avrebbe avuto per titolo Corpus Philosophicum totius magiae restitutum a I.M. Kremm Erz Aegyptiaco – si scopre rapidamente come la pratica kremmerziana dei “talismani” magici, buoni per diversi scopi e occasioni, si colleghi a una più complessa magia di stampo ermetico che arriverebbe fino alle “sostituzioni di anime fatte magicamente” – “magia avatarica” – e alla “pratica del separando”. Qui, tuttavia, si apre un problema interpretativo e storico che non può dirsi, a oggi, risolto: queste due pratiche – la magia avatarica e il separando – risalgono a Kremmerz e ai suoi maestri? Alcuni lo affermano, altri lo negano, sostenendo che derivano piuttosto da persone che hanno falsamente affermato di avere ricevuto questi insegnamenti da Kremmerz, o ancora da sviluppi successivi alla morte del maestro. Molti dubbi restano, ma due conclusioni sono certe. Anzitutto, non tutti i gruppi “kremmerziani” – anche quelli “osiridei” e non solo terapeutici – hanno praticato o praticano la magia avatarica o la pratica del separando. In secondo luogo, è altrettanto sicuro che gruppi e correnti kremmerziane – e non delle minori – hanno diffuso gli insegnamenti sulla magia avatarica e hanno praticato il separando, pur prendendo le distanze da facili interpretazioni caricaturali di oppositori. Descrivendo quindi la magia avatarica e il separando, intendiamo qui dare un esempio di insegnamenti diffusi e praticati da alcuni gruppi “kremmerziani” in alcuni periodi della loro storia, senza pensare di avere risolto la querelle sulla loro origine, né di attribuirli a tutti i gruppi che si rifanno al magistero di Kremmerz, il che sarebbe certamente falso.
La magia avatarica – nell’interpretazione che, con le cautele premesse, presentiamo – è un insieme di tecniche nelle quali “in un corpo vivente e intelligente si stacca l’anima e si immette definitivamente o temporaneamente in un altro corpo da cui precedentemente si sia allontanata l’anima”, che potrà essere sostituita anche con l’anima “di un genio o di un eroe o nume”. A conferma della pertinenza e attualità della tematica inerente la “magia avatarica” nel milieu in questione, si consideri l’intervento che un noto studioso dell’ermetismo kremmerziano – protagonista egli stesso di tale ambiente – ha recentemente fornito su una rivista di “scritti della tradizione inziatica e arcana”, laddove, dopo avere postulato che “Giuliano Kremmerz […] ha lasciato alcuni cenni circa l’esistenza di un’operazione magica destinata a suggellare l’avvenuto conseguimento di un alto grado di realizzazione iniziatica”, prosegue definendo la “magia avatarica”, da tale autore proposta anche tramite il neologismo “trasferenza”: “Si tratta dell’ottenimento, da parte del mago operante, della facoltà di separare la sua anima dal corpo ed immetterla quindi, temporaneamente o definitivamente, in un altro corpo dal quale l’anima si sia precedentemente allontanata” (Amelio, “La Magia Avatarica in Giuliano Kremmerz, nell’Induismo e nel Buddhismo”, Elixir, n. 1, 2005, pp. 20-24 [p. 20]). (…)
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Da: Forum Pitagorico – Vedanta & Co. :
Magia Avatarica e doppio avatar – (2011)
- Surya, già altre volte hai trattato questo argomento. Se non ricordo male, il corpo di luce, o di arcobaleno.
Cosa ti interessa?
la disgregazione del corpo fisico, la sua trasmutazione, la magia avatarica, il doppio avatar, sono cose che conosci.
Vajra.
Qual'è la vera domanda? – Lux Obscura
- Al fine di comprendere il dire.
Nelle parole citate, cosa si intende per "magia avatarica" e "doppio avatar"? - Teano
- Sono tecniche tantriche, e sciamaniche.
La magia avatarica è essenzialmente basata sul "trasferimento del principio cosciente"
Mahasiddha, marpa,e frange Naljorpa , Druk pa, Taoisti, dediti a rituali sciamanici.
Nella Mano Sinistra viene adoperata anche per eliminare il karma residuo.
Il doppio avatar si utilizza in tre modi : nell'amore, trovando l'anima "complementare" di sesso opposto,
al fine di una riunione degli opposti. L'incastro delle due metà.
Nella Mano Sinistra nell'unione con una Dea, o una delle 108 terribili madri.
Nella Luce Oscura si utilizza un terzo modo.
Tutte pericolose. – Lux Obscura
- Vediamo di sviluppare quanto è possibile pubblicamente?
La parte della Luce Oscura se riterrai verrà confrontata in privato.
Magia Avatarica o trasferimento del principio cosciente.
Stai parlando della possibilità di spostare il principio cosciente da un corpo ad un altro (con presa di possesso-controllo e senza questa presa)?
E se stai parlando di questo, ti riferisci all'uso di scambiarsi il corpo durante alcune pratiche?
E il doppio avatara sarebbe forse quanto appena esposto, ossia l'applicazione di tale possibilità nell'ambito di un coppia di aspiranti dei due generi qualificati a ciò?
Sostanzialmente forse si parla di complanarità? E se così fosse nella Mano Sinistra sembreresti indicare una non complanarità direzionata verso l'alto. E la parte della Luce Oscura lascerebbe immaginare una non complanarità verso il basso?
Sai, parlare le lingue non sempre è automatico se non disponi di un glossario o un Maestro, si va a tentoni. Ti si prega di aiutare questa persona a comprendere le tue direzioni. - Premadharma
- remadharma Sono tecniche create dagli sciamani. Sì, prendere possesso e controllo di un altro corpo, vivente, o no.
Anche, lasciarsi possedere da entità, o scambiarsi di corpo, conservando o meno una base di controllo, o ponendo in atto tecniche di protezione. Tolti gli orpelli,Il bakti ne è una variante. Come l'ishtadeva.
Per il doppio avatar , si realizza con l'unione di due metà non necessariamente complanari,di sesso opposto.In genere, c'è amore.
Nella Mano Sinistra, il vira adopera l'unione , mistica, o meno, con una dea, o con una Apsara, o una delle Selvagge.
Nella Luce Oscura, direzioni, basso ed alto diventano privi di senso. il Sè gioca. Lila. – Lux Obscura
- Ho grande rispetto e completa fiducia in Premadharma.
Ritengo, quindi, che, se Premadharma considera degne di attenzione alcune pratiche tanto da darne rilievo nella sezione Dharana e Dhyana, esse debbano essere parimenti considerate da tutti gli utenti del forum.
Tuttavia mi è stato insegnato che il lavoro può procedere solo nella misura in cui si comprende ciò che si fa e perchè.
Quindi la fiducia è sì completa, ma non cieca.
Ciò premesso, ho alcune domande da porre in merito alle pratiche di cui si tratta.
1) Non conosco alcun lignaggio tradizionale tuttora vivente che si rifaccia o impieghi tali pratiche.
Premadharma, invece, lo conosce?
In caso positivo può, per cortesia, fornire indicazioni univoche su quale sia tale lignaggio e se esso rientri nelle indicazioni poste all'ingresso de I Pitagorici?
In caso negativo, perchè se ne parla ne I Pitagorici?
2) Qual è lo scopo delle pratiche de quo?
Qualora Premadharma le ritenga utili all'ascesi, benchè questa persona segua una via graduale, con tutte le sue difficoltà, si potrebbe considerare l'opportunità di farne uso.
Le scorciatoie, si sa, fanno gola.
Ho fondati motivi di ritenere che una delle ragioni della presenza qui di Lux Obscura è la ricerca di una partner di adeguato livello coscienziale per portare avanti talune discipline di cui si dichiara conoscitore benchè siano sconosciute ai più.
Non ho nulla in contrario alla ricerca di partner, in questo e in altri ambiti, purchè si tratti di adulti consenzienti e pienamente consapevoli, tuttavia ritengo che sarebbe opportuno esser chiari. Se si sta qui anche per cercare partner, che lo si dica.
Da ultimo mi permetto di portare all'attenzione di Premadharma, benchè sia certa li abbia ben presenti, taluni scritti di Renè Guenon in merito alla magia e allo sciamanismo (Considerazioni sull'iniziazione, cap.II "Magia e misticismo", cap.XX "Magia cerimoniale", Studi sull'induismo, "Tantrismo e magia". Il regno della quantità e i segni dei tempi, cap. XXVI "Sciamanismo e stregoneria", Forme tradizionali e cicli cosmici, parte quarta "La tradizione ermetica"), nonchè il De Magia di Giordano Bruno, specialmente l'incipit nel quale si distinguono le varie forme di magia, il De occulta philosophia di Agrippa, che dal Bruno era ben conosciuto e il Pimander, come tradotto da Marsilio Ficino, sul quale i testi precedenti si basano.
Sembra utile riportare alcune righe del testo di Guenon, Il regno della quantità e i segni dei tempi, cap. XXVII - Residui psichici.
Quel che abbiamo detto fin qui si applica alle vestigia lasciate dietro di sé da una tradizione completamente estinta; ma, insieme a questo, si può tener conto d’un altro caso: quello cioè di un’antica civiltà tradizionale che in qualche modo sopravviva a se stessa, nel senso che la sua degenerazione si sia spinta ad un livello tale che lo «spirito» abbia finito per ritrarsene totalmente; talune conoscenze, che in se stesse non hanno nulla di «spirituale» ed appartengono meramente all’ordine delle applicazioni contingenti, potranno ancora continuare a trasmettersi, soprattutto quelle di natura più bassa, ma saranno allora, in modo del tutto naturale, suscettibili di ogni deviazione, giacché non saranno altro che «residui» di un altro genere, poiché sarà scomparsa la dottrina pura dalla quale dovevano normalmente dipendere. In un simile caso di «sopravvivenza», le influenze psichiche messe anteriormente in opera dai rappresentanti della tradizione potranno ancora essere «captate», anche se all’insaputa dei loro continuatori apparenti, oramai illegittimi e privi d’ogni vera autorità; coloro che se ne serviranno effettivamente per il loro mezzo avranno in tal modo il vantaggio di avere a propria disposizione, quali strumenti incoscienti dell’azione che vogliono esercitare, non più solamente oggetti detti «inanimati», ma uomini viventi, i quali servono ugualmente come «supporti» di simili influenze, e la cui effettiva esistenza conferisce naturalmente a queste ultime una vitalità tanto più grande. Proprio questo intendevamo suggerire quando portammo l’esempio dello «sciamanismo», con la riserva però che ciò che dicevamo allora può non applicarsi indiscriminatamente a tutto quel che si è preso l’abitudine di introdurre sotto questa denominazione un tantino convenzionale, contenuti, questi ultimi, che di fatto possono non essere arrivati tutti ad un uguale grado di svilimento.
Una tradizione che sia giunta a questo punto nella sua deviazione è veramente morta, in quanto tale, come è morta qualunque altra tradizione della quale non esista più alcuna apparenza di continuazione; d’altra parte, se essa fosse ancora vivente, per quanto ad un grado minimo, una «sovversione» di questo genere, la quale non è altro, in fondo, che un rovesciamento di ciò che permane di essa per poterlo utilizzare in un senso per definizione antitradizionale, non potrebbe in alcun modo, e in tutta evidenza, verificarsi. È tuttavia opportuno aggiungere che, ancor prima che le cose giungano a questo punto, e a partire dal momento in cui qualche organizzazione tradizionale è talmente impoverita e indebolita da non esser più capace di resistenza sufficiente, emissari più o meno diretti dell’«avversario» [È noto che «avversario» è il senso letterale della parola ebraica Shatan, e di fatto quelle di cui si tratta qui sono «potenze» il cui carattere è veramente «satanico»] possono già introdursi in essa e lavorare in modo da affrettare il momento in cui la «sovversione» sarà possibile; non che sia certo che essi riescano in tutti i casi, poiché tutto quel che ha ancora un po’ di vita può sempre riprendersi; ma se la morte ha luogo, il nemico si troverà in tal modo già sul posto, se così si può dire, pronto ad approfittarne e ad utilizzare immediatamente il «cadavere» per i propri fini.
I rappresentanti di tutto quel che nel mondo occidentale possiede ancora attualmente un carattere tradizionale autentico, così nel campo exoterico come in quello iniziatico, avrebbero, secondo noi, il maggior interesse a trar profitto da quest’ultima osservazione finché hanno ancor tempo, poiché attorno ad essi, per chi sappia vederli, disgraziatamente non mancano i segni minacciosi costituiti da «infiltrazioni» di questo genere. Ed ecco un’altra considerazione che ha anch’essa la sua importanza: se l’«avversario» (di cui cercheremo in seguito di precisare maggiormente la natura) ha interesse ad appropriarsi, tutte le volte che può, dei luoghi che furono sede di antichi centri spirituali, ciò non avviene soltanto a causa delle influenze psichiche ivi accumulate, e che egli ritrova in qualche modo «disponibili»; ma è anche a causa della situazione particolare di questi luoghi, giacché è chiaro che essi non furono per nulla scelti ad arbitrio in relazione al compito che era loro assegnato in questa o quell’epoca e secondo tale o tal altra forma tradizionale. La «geografia sacra», la cui conoscenza è quella che ne determina la scelta, è, come ogni altra scienza tradizionale di carattere contingente, passibile di essere stornata dal suo uso legittimo e applicata «alla rovescia»: se un punto è «privilegiato» in rapporto all’emissione e alla direzione delle influenze psichiche quando queste sono veicolo di un’azione spirituale, non meno lo sarà quando le stesse influenze psichiche saranno utilizzate in maniera completamente diversa e per scopi contrari ad ogni spiritualità.
Questo pericolo di deviazione di certe conoscenze, del quale ritroviamo qui un esempio particolarmente evidente, spiega inoltre, teniamone conto per inciso, molto di quel riserbo che è cosa del tutto naturale in una civiltà normale, e che i moderni sono invece assolutamente incapaci di comprendere, giacché comunemente attribuiscono a volontà di «monopolizzare» queste conoscenze quella che, al contrario, è soltanto una misura destinata ad impedirne, per quanto è possibile, l’abuso.
Per dire il vero, questa misura cessa d’essere efficace solamente nel caso in cui le organizzazioni depositarie delle conoscenze di cui stiamo discorrendo lascino penetrare nel loro interno individui non qualificati, o addirittura, come abbiamo appena finito di dire, agenti dell’«avversario», uno dei cui scopi più immediati sarà allora precisamente di scoprire tali segreti. Ciò non ha, evidentemente, alcun rapporto diretto con il vero segreto iniziatico, il quale, come dicemmo in precedenza, risiede esclusivamente in ciò che è «ineffabile» ed «incomunicabile», ed è naturalmente, per questa ragione stessa, al riparo da ogni ricerca indiscreta; tuttavia, benché ciò di cui stiamo trattando ora sia soltanto di carattere contingente, si deve riconoscere che le precauzioni che possono esser prese in questo campo onde evitare ogni possibile deviazione, e di conseguenza qualsiasi azione nociva suscettibile di averne origine, sono lungi dall’avere un interesse soltanto trascurabile.
Ad ogni buon conto, si tratti dei luoghi in se stessi, delle influenze che permangono legate ad essi, o anche di conoscenze del tipo di quelle a cui abbiamo appena accennato, è il caso di ricordare in proposito l’antico adagio: «corruptio optimi pessima», il quale forse si applica meglio in questa occasione che in qualsiasi altra: di fatto, è proprio il caso di parlare di vera e propria «corruzione», anche nel senso più letterale del termine, poiché i «residui» che entrano in gioco in questo genere di cose, sono, secondo quanto dicevamo all’inizio, accostabili ai prodotti della decomposizione di quello che fu un essere vivente; e siccome ogni corruzione è in qualche modo contagiosa, i prodotti della dissoluzione di cose passate avranno di per sé, dovunque siano «proiettati», un’azione particolarmente dissolvente e disaggregante, soprattutto se verranno utilizzati da una volontà chiaramente cosciente dei fini che vuole ottenere.
Si tratta, potremmo dire, d’una sorta di «negromanzia», che pur mettendo in gioco resti psichici completamente diversi da quelli delle individualità umane, non per questo è meno temibile, poiché ha in tal modo possibilità di azione ben più vaste di quelle della volgare stregoneria, con la quale non ha anzi nessuna possibilità di paragone; e del resto, al punto in cui stanno le cose oggi, è necessario che i nostri contemporanei siano veramente ben ciechi per non averne il minimo sospetto! - Sadhya
- Una cosa è lo sciamano che riesce a vedere attraverso gli occhi di un'aquila o di un'animale (molte volte, il suo animale totem) o persino attraverso l'unione con una divinità, perché diviene uno con essa. Altra cosa è un fantasma concettuale che si vuole mantenere attraverso l'uso indovuto e non richiesto di corpi (sottili o meno) di altri fantasmi samsarici.
Continuo a preferire Eraclito..- Srisheeva
- sandhya ha scritto:
Premadharma ha scritto:
Sai, parlare le lingue non sempre è automatico se non disponi di un glossario o un Maestro, si va a tentoni. Ti si prega di aiutare questa persona a comprendere le tue direzioni.
un sorriso
Ho grande rispetto e completa fiducia in Premadharma.
Ritengo, quindi, che, se Premadharma considera degne di attenzione alcune pratiche tanto da darne rilievo nella sezione Dharana e Dhyana, esse debbano essere parimenti considerate da tutti gli utenti del forum.
Tuttavia mi è stato insegnato che il lavoro può procedere solo nella misura in cui si comprende ciò che si fa e perchè.
Quindi la fiducia è sì completa, ma non cieca.
Ciò premesso, ho alcune domande da porre in merito alle pratiche di cui si tratta.
1) Non conosco alcun lignaggio tradizionale tuttora vivente che si rifaccia o impieghi tali pratiche.
Premadharma, invece, lo conosce?
In caso positivo può, per cortesia, fornire indicazioni univoche su quale sia tale lignaggio e se esso rientri nelle indicazioni poste all'ingresso de I Pitagorici?
In caso negativo, perchè se ne parla ne I Pitagorici?
[risp.:Mario Piantelli, Sankara e il Kevaladvaitavada, Edizioni Asram Vidya.
Patanjali, pag. 115. (Possessione e presa di forma)
Prthividhara (Hastamalaka), pag. 144-145. (acquisizione di cadavere)
Amaruka, pag. 157-160. (acquisizione di cadavere e pratiche erotiche)]
2) Qual è lo scopo delle pratiche de quo?
Qualora Premadharma le ritenga utili all'ascesi, benchè questa persona segua una via graduale, con tutte le sue difficoltà, si potrebbe considerare l'opportunità di farne uso.
Le scorciatoie, si sa, fanno gola.
[- risp.: C'è spesso la convinzione che esistano scorciatoie perché appare che a seguito di tali e determinate pratiche l'ascesi giunga a compimento. Si consideri la possibilità che il compimento sia solo apparente, si consideri la possibilità che le pratiche appaiono perché si è al compimento.
Non è la pratica o la tecnica a determinare tale il saggio, pertanto imitarla non rende saggi.
Al di là di questo...
E' stata chiesta una delucidazione nel linguaggio, poiché il processo vitale di apprensione spesso necessita di chiarimenti al fine di evitare l'erranza.
Si è chiesto di comprendere per vedere se c'era altro da esperire/comprendere. Tutto qui.]
Ho fondati motivi di ritenere che una delle ragioni della presenza qui di Lux Obscura è la ricerca di una partner di adeguato livello coscienziale per portare avanti talune discipline di cui si dichiara conoscitore benchè siano sconosciute ai più.
Non ho nulla in contrario alla ricerca di partner, in questo e in altri ambiti, purchè si tratti di adulti consenzienti e pienamente consapevoli, tuttavia ritengo che sarebbe opportuno esser chiari.
Se si sta qui anche per cercare partner, che lo si dica.
[- risp.: Non saprei. A questa esperienza, tali discipline necessitano di adeguata età, a meno che non si tratti di trasmissione. E in tal caso, ciò che deve essere sarà a prescindere di qualsiasi ricerca.]
Da ultimo mi permetto di portare all'attenzione di Premadharma, benchè sia certa li abbia ben presenti, taluni scritti di Renè Guenon in merito alla magia e allo sciamanismo (Considerazioni sull'iniziazione, cap.II "Magia e misticismo", cap.XX "Magia cerimoniale", Studi sull'induismo, "Tantrismo e magia". Il regno della quantità e i segni dei tempi, cap. XXVI "Sciamanismo e stregoneria", Forme tradizionali e cicli cosmici, parte quarta "La tradizione ermetica"), nonchè il De Magia di Giordano Bruno, specialmente l'incipit nel quale si distinguono le varie forme di magia, il De occulta philosophia di Agrippa, che dal Bruno era ben conosciuto e il Pimander, come tradotto da Marsilio Ficino, sul quale i testi precedenti si basano.
Sembra utile riportare alcune righe del testo di Guenon, Il regno della quantità e i segni dei tempi, cap. XXVII - Residui psichici.
Quel che abbiamo detto fin qui si applica alle vestigia lasciate dietro di sé da una tradizione completamente estinta; ma, insieme a questo, si può tener conto d’un altro caso: quello cioè di un’antica civiltà tradizionale che in qualche modo sopravviva a se stessa, nel senso che la sua degenerazione si sia spinta ad un livello tale che lo «spirito» abbia finito per ritrarsene totalmente; talune conoscenze, che in se stesse non hanno nulla di «spirituale» ed appartengono meramente all’ordine delle applicazioni contingenti, potranno ancora continuare a trasmettersi, soprattutto quelle di natura più bassa, ma saranno allora, in modo del tutto naturale, suscettibili di ogni deviazione, giacché non saranno altro che «residui» di un altro genere, poiché sarà scomparsa la dottrina pura dalla quale dovevano normalmente dipendere. In un simile caso di «sopravvivenza», le influenze psichiche messe anteriormente in opera dai rappresentanti della tradizione potranno ancora essere «captate», anche se all’insaputa dei loro continuatori apparenti, oramai illegittimi e privi d’ogni vera autorità; coloro che se ne serviranno effettivamente per il loro mezzo avranno in tal modo il vantaggio di avere a propria disposizione, quali strumenti incoscienti dell’azione che vogliono esercitare, non più solamente oggetti detti «inanimati», ma uomini viventi, i quali servono ugualmente come «supporti» di simili influenze, e la cui effettiva esistenza conferisce naturalmente a queste ultime una vitalità tanto più grande. Proprio questo intendevamo suggerire quando portammo l’esempio dello «sciamanismo», con la riserva però che ciò che dicevamo allora può non applicarsi indiscriminatamente a tutto quel che si è preso l’abitudine di introdurre sotto questa denominazione un tantino convenzionale, contenuti, questi ultimi, che di fatto possono non essere arrivati tutti ad un uguale grado di svilimento.
Una tradizione che sia giunta a questo punto nella sua deviazione è veramente morta, in quanto tale, come è morta qualunque altra tradizione della quale non esista più alcuna apparenza di continuazione; d’altra parte, se essa fosse ancora vivente, per quanto ad un grado minimo, una «sovversione» di questo genere, la quale non è altro, in fondo, che un rovesciamento di ciò che permane di essa per poterlo utilizzare in un senso per definizione antitradizionale, non potrebbe in alcun modo, e in tutta evidenza, verificarsi. È tuttavia opportuno aggiungere che, ancor prima che le cose giungano a questo punto, e a partire dal momento in cui qualche organizzazione tradizionale è talmente impoverita e indebolita da non esser più capace di resistenza sufficiente, emissari più o meno diretti dell’«avversario» [È noto che «avversario» è il senso letterale della parola ebraica Shatan, e di fatto quelle di cui si tratta qui sono «potenze» il cui carattere è veramente «satanico»] possono già introdursi in essa e lavorare in modo da affrettare il momento in cui la «sovversione» sarà possibile; non che sia certo che essi riescano in tutti i casi, poiché tutto quel che ha ancora un po’ di vita può sempre riprendersi; ma se la morte ha luogo, il nemico si troverà in tal modo già sul posto, se così si può dire, pronto ad approfittarne e ad utilizzare immediatamente il «cadavere» per i propri fini.
I rappresentanti di tutto quel che nel mondo occidentale possiede ancora attualmente un carattere tradizionale autentico, così nel campo exoterico come in quello iniziatico, avrebbero, secondo noi, il maggior interesse a trar profitto da quest’ultima osservazione finché hanno ancor tempo, poiché attorno ad essi, per chi sappia vederli, disgraziatamente non mancano i segni minacciosi costituiti da «infiltrazioni» di questo genere.
Ed ecco un’altra considerazione che ha anch’essa la sua importanza: se l’«avversario» (di cui cercheremo in seguito di precisare maggiormente la natura) ha interesse ad appropriarsi, tutte le volte che può, dei luoghi che furono sede di antichi centri spirituali, ciò non avviene soltanto a causa delle influenze psichiche ivi accumulate, e che egli ritrova in qualche modo «disponibili»; ma è anche a causa della situazione particolare di questi luoghi, giacché è chiaro che essi non furono per nulla scelti ad arbitrio in relazione al compito che era loro assegnato in questa o quell’epoca e secondo tale o tal altra forma tradizionale. La «geografia sacra», la cui conoscenza è quella che ne determina la scelta, è, come ogni altra scienza tradizionale di carattere contingente, passibile di essere stornata dal suo uso legittimo e applicata «alla rovescia»: se un punto è «privilegiato» in rapporto all’emissione e alla direzione delle influenze psichiche quando queste sono veicolo di un’azione spirituale, non meno lo sarà quando le stesse influenze psichiche saranno utilizzate in maniera completamente diversa e per scopi contrari ad ogni spiritualità.
Questo pericolo di deviazione di certe conoscenze, del quale ritroviamo qui un esempio particolarmente evidente, spiega inoltre, teniamone conto per inciso, molto di quel riserbo che è cosa del tutto naturale in una civiltà normale, e che i moderni sono invece assolutamente incapaci di comprendere, giacché comunemente attribuiscono a volontà di «monopolizzare» queste conoscenze quella che, al contrario, è soltanto una misura destinata ad impedirne, per quanto è possibile, l’abuso.
Per dire il vero, questa misura cessa d’essere efficace solamente nel caso in cui le organizzazioni depositarie delle conoscenze di cui stiamo discorrendo lascino penetrare nel loro interno individui non qualificati, o addirittura, come abbiamo appena finito di dire, agenti dell’«avversario», uno dei cui scopi più immediati sarà allora precisamente di scoprire tali segreti. Ciò non ha, evidentemente, alcun rapporto diretto con il vero segreto iniziatico, il quale, come dicemmo in precedenza, risiede esclusivamente in ciò che è «ineffabile» ed «incomunicabile», ed è naturalmente, per questa ragione stessa, al riparo da ogni ricerca indiscreta; tuttavia, benché ciò di cui stiamo trattando ora sia soltanto di carattere contingente, si deve riconoscere che le precauzioni che possono esser prese in questo campo onde evitare ogni possibile deviazione, e di conseguenza qualsiasi azione nociva suscettibile di averne origine, sono lungi dall’avere un interesse soltanto trascurabile.
Ad ogni buon conto, si tratti dei luoghi in se stessi, delle influenze che permangono legate ad essi, o anche di conoscenze del tipo di quelle a cui abbiamo appena accennato, è il caso di ricordare in proposito l’antico adagio: «corruptio optimi pessima», il quale forse si applica meglio in questa occasione che in qualsiasi altra: di fatto, è proprio il caso di parlare di vera e propria «corruzione», anche nel senso più letterale del termine, poiché i «residui» che entrano in gioco in questo genere di cose, sono, secondo quanto dicevamo all’inizio, accostabili ai prodotti della decomposizione di quello che fu un essere vivente; e siccome ogni corruzione è in qualche modo contagiosa, i prodotti della dissoluzione di cose passate avranno di per sé, dovunque siano «proiettati», un’azione particolarmente dissolvente e disaggregante, soprattutto se verranno utilizzati da una volontà chiaramente cosciente dei fini che vuole ottenere.
Si tratta, potremmo dire, d’una sorta di «negromanzia», che pur mettendo in gioco resti psichici completamente diversi da quelli delle individualità umane, non per questo è meno temibile, poiché ha in tal modo possibilità di azione ben più vaste di quelle della volgare stregoneria, con la quale non ha anzi nessuna possibilità di paragone; e del resto, al punto in cui stanno le cose oggi, è necessario che i nostri contemporanei siano veramente ben ciechi per non averne il minimo sospetto!
[- risp.: Ineccepibile. Da qui il silenzio per non finir sul rogo. Premadharma]
- Ti ringrazio, Premadharma, è stata una buona lezione.
E' sempre sorprendente, per me, vedere come un testo letto, riletto, studiato, scarnificato quasi nell'essenza delle lettere che lo compongono, senza tuttavia che se ne sia potuto penetrare il senso, resti inesorabile custode del suo segreto.
Poi, d'un tratto, quello stesso testo, quelle medesime lettere, assumono un diverso significato, quasi si ricomponessero in nuova forma, illuminate da una luce proveniente da una diversa angolatura.
Questo è accaduto stanotte.
Quando ho compreso, ho provato disgusto, smarrimento, paura, rifiuto.
Qualcosa che sorgeva da qualche profondità sconosciuta.
Ma non mi sono ritratta e sono andata avanti, fino a quando un senso di pace è disceso ad acquietare il mio cuore.
Ho dormito di un breve, riposante sonno senza sogni.
Patanjali, pag. 119, sutra 51
Si deve evitare il piacere e l'orgoglio quando si è invitati dalle potenze celesti perchè vi è la possibilità di una indesiderabile ricaduta.
Commenta Raphael, pagg.119-120
Questo è un sutra da meditare a fondo perchè molti sadhaka, non ancora arrivati al completo kaivalya, possono cadere, non perchè sono stati insinceri nella pratica (abhyasa) nè perchè vi sono in loro impulsi negativi, ma perchè hanno ceduto a profferte di altri, siano stati essi enti umani, deva di ordine individuato e così via.
Per un yogi, non in kaivalya, la vita è una continua sfida; occorre tenersi sempre all'erta perchè il "nemico" è sempre dietro la porta. Denaro, poteri psichici, dominio su esseri e cose, e così via, sono tentacoli che possono afferrare e compromettere l'individuo votato alla Realizzazione yoga. Più elevato è il grado iniziatico dello yogi, più è suo dharma avere una risonanza spirituale nel mondo e più potrà essere tentato in vario modo.
D'altra parte, tutti i grandi, compreso Gesù, hanno avuto delle tentazioni. Alcuni yogi si sono arresi di fronte a grosse apparenti opportunità, come quella di svolgere una missione di salvezza. Il "complesso del messia" occorre vincerlo e trascenderlo se si vuole arrivare al kaivalya. Comunque, non è il denaro nè il potere psichico che sono nocivi, è il nostro non giusto rapporto con essi e il non giusto uso che ne possiamo fare. Patanjali dedica un'intera sezione ai "poteri", eppure mette in guardia il sadhaka sia verso i samskara non ancora risolti sia verso le tentazioni allettanti che possono venire persino dagli dei dei piani individuati. Sembra che abbia classificato i vari poteri proprio per poterli riconoscere e starsene lontani.
E basti considerare il sutra per rendersene conto. Gran parte di questi poteri: levitazione, chiaroveggenza inferiore, telepatia, uscita fuori del corpo denso, rottura di qualche oggetto con la forza del pensiero, guarigione per via psichica, ecc., è comune a tanti individui, più di quanto si possa credere; inoltre, sono anche oggetto di studio della parapsicologia occidentale. Però è anche vero che non è facile portare la maggio parte di costoro sulla via della realizzazione e tanto meno del kaivalya.
Per loro vairagya costituisce un grosso e penoso problema.
Quanto al rogo, Premadharma, se a qualcuno dovesse mai venire la malaugurata idea di appiccare il fuoco, chiunque esso sia, verrò a spegnerlo con queste mani, se non dovessi riuscire, ti strapperò dalle fiamme, e se ancora non dovessi riuscire, brucerò con te.
Sarebbe un grande onore.
AlolAmalakAvalIM vilulitAM bibhraccalatkuNDalaM kiMcitmRSTavizeSakaM tanutaraiH svedAmbhasaH zIkaraiH
TanvyA yatsuratAntatAntanayanaM vaktraM rativyatyaye tattvAM pAtu cirAya kiM hariharaskandAdibhirdevataiH
un profondo inchino - Sandhya
- Pur essendo stato chiamato in causa, ho atteso, per rispondere. Si concorda con PD.
Sandhya, la presunzione è causa di molti errori.
Se la fiammella della Comprensione è fioca, ed agitata dal vento delle modificazioni, allora la mente è instabile.
Vede demoni nelle ombre, ed agitarsi il braccio del simulacro divino.
Le scorciatoie non esistono. Il lavoro è stato fatto prima.
La magia avatarica è anche altro da ciò che ho scritto, così come il doppio avatar.
Ma sono cose da esperti, o insegnate dal guru, nei tempi e nei modi ritenuti corretti.
E qui, nel forum, a parte una eccezione,di esperti non ce ne sono. – Lux Obscura
- Ho apprezzato l'attesa e il silenzio.
Ho sentito la necessità di comprendere se quanto da te affermato fosse o meno nel solco della Tradizione.
Premadharma lo ha mostrato, univocamente, come richiesto.
Tanto mi basta.
Sono ignorante e non temo di mostrare la mia ignoranza.
Se avessi conquistato una mente stabile non starei qui a chiedere.
Tuttavia so una cosa, Lux Obscura, e la so con certezza.
Il mio cammino è graduale, lento, faticoso, denso d'incognite, a volte sembra di girare in tondo e la spirale si riavvolge su sè stessa riportandomi al punto di partenza.
Ma non demordo, non potrei neanche se lo volessi.
Non m'interessano i poteri, le siddhi, la modificazione del fenomenico, se non a livello di mera conoscenza, pur se il reale significato del termine siddhi è perfezione.
Qualora un giorno, mio malgrado, dovesse accadere di confrontarmi con esse, sono certa che, quel giorno, ci sarà chi saprà guidarmi.
Il fine della mia ricerca non è nella dimensione ontologica.
Qual è il fine della tua? - Sandya
- Sandhya presumere è : prendere prima. Sarebbe interessante disquisire su "sumere", per il possibile rimando all'ego.(sum).
La Magia considera lo yoga una via di conoscenza, così come , viceversa, fa lo yoga. I veda e le upanisad sono piene di eventi magici. la magia è piena di pratiche di concentrazione, meditazione, contemplazione, farsi tramite del potere divino. Poi, come sempre nella manifestazione, si possono vedere livelli, modi, in qualunque via.
Dici di essere "sicura" di non cedere al fascino del potere. Ora. Anche perchè non ce l'hai. Aspetta di averne, e dopo ne riparleremo. Tra l'altro, il potere non è solo quelle inutili siddhi. Non così facile. Guide? Sandhya, a quel livello, molte cose cambiano. Anche il modo ed il ruolo delle guide.
Parli di fine della ricerca. La ricerca non ha inizio, nè fine.
Ontologia? prendi l'enneagramma, e sovrapponilo sulla figura di un "uomo " in padmasana, ed osserva dove cadono i punti. lo stesso sull'albero Kabbalistico. Poi, inverti la disposizione dell'enneagramma. C'è di che meditarci. il fine della mia ricerca? – Lux Obscura
- (Lux Obscura ha scritto: Sono tecniche tantriche, e sciamaniche.
La magia avatarica è essenzialmente basata sul "trasferimento del principio cosciente"
Mahasiddha, marpa,e frange Naljorpa , Druk pa, Taoisti, dediti a rituali sciamanici.
Nella Mano Sinistra viene adoperata anche per eliminare il karma residuo.)
Dette cosi le cose appaiono piuttosto "fumose".
Frange Naljorpa poi, non significa nulla.
Naljorpa in Tibetano vuol dire Yogi e tutti gli Yogi Tibetani conoscono una qualche forma di Powa.
Il Trasferimento del principio cosciente (Powa) e' di tre tipi (Nirmanakaya, Sambhogakaya e Dharmakaya) piu' i vari corpi di arcobaleno e luce dello Dzogchen e ci metterei anche il Mayakaya del Tantra. Non una sola di queste pratiche ha il medesimo scopo e significato ma quello che e' certo e' che sono collegate ciascuna ad una determinata Sadhana e pratica Yogica anche e soprattutto per la Karmamudra (l'unione sessuale).
Si tratta di tecniche, parti, tappe della Sadhana.
Per quanto riguarda il trasferimento nel corpo di cadaveri i Tibetani sostengono che non e' piu' possibile farlo e che l'ultimo che lo fece fu il figlio di Marpa (Dharma Dode), se ne parlo in questo forum: viewtopic.php?f=44&t=706&p=12475&hilit=dharma+dode&sid=4b4eb8d451ce22da834842eba58a4468#p12475
Surya
- Ci parleresti di questo potere?
Sembra che tu stia affermando di avere poteri misteriosi, non solo quelli di inutili e facili siddhi. – Surya
- Surya
sei distratto
leggi bene
ho scritto ... "essenzialmente..." ...mahasiddha,(uno per tutti, per il tantrismo indiano), marpa ( stesso, per quello tibetano), E, "frange ...dediti a rituali sciamanici".
era volutamente "fumoso", non rientrando nel senso del post un dettaglio dei sentieri.
Tu stesso non hai ritenuto di specificare per i druk pa, e taoisti.
Nè il tutto è solo unione sessuale. Nè stesso scopo, o significato. Certo, parti di sadhana.
Che i tibetani parlino per ciò che sanno.
La Mano Sinistra non ha di-menticato.
Nè gli sciamani siberiani, tungusi, mongoli,taiwanesi, il Vento Divino , sudanesi, camerun, congo,costa d'avorio,Niger, caraibici, brasiliani, e mi scuso con quelli non citati.
So che non hai idea di cosa sia e in che consista il doppio avatar.
Dove il mio errore?
Per il potere, arrivaci, e lo saprai da te. Allora, ne parleremo.
Per gli altri, meno versati, sappiano che il potere appare come kali, o sakti. Due aspetti, una l'essenza.
Quasi tutti la Dea inganna.
Per i siddhi, ho scritto inutili. "Non così facile" era riferito, chiaramente, al vero potere. – Lux Obscura
- Perché la scelta del termine incarnazione?
Magia dell'incarnazione.
Doppia incarnazione.
Da qualche parte sembra di ricordare nel tuo dire l'equivalenza fra Luce Oscura e Asparsa Vada. Il ricordo è esatto? - Premadharma
- PD Così sono chiamate, e conosciute. Non sono termini miei. Come sai, avatara significa, usualmente, discesa ,( nel di-venire). Allargato, incarnazione. A proposito, anche se poco corretto, che ne pensi di una interpretazione come A-privativo, e vatara? Come tradurresti?
Tornando ai termini in questione, la magia avatarica, ed il doppio avatar, agiscono nel di-venire. Come dire, nell'ambito dell'Illusione. Tecniche utili per superare il primo guardiano, e, il secondo. Il terzo non si fa superare così facilmente . Ecco dove può divenire utile il doppio avatar. O proiettare a livelli più "sottili". Ricordo, per altri lettori, che si sta parlando di tecniche adoperate da esperti, con un concetto della realtà non ordinario. E' cosa fondamentale, o si rischia, come capita a molti, di scambiare uno stato "sottile" di illusione per realtà.
Nella Luce Oscura, ho unito l'aspetto asparsa con il nirvana.
Perdona la concisione. – Lux Obscura
- siamo ancora nella letteratura simbolica..nelle mappe mentali con le sue strategie di potere..
Ma di quale discesa si parlerebbe mai qui..? - Gigi
- Potremmo dire che si è sempre nelle mappe mentali e in un ambito simbolico se adoperiamo il linguaggio. Senza entrare nella semantica, potremmo considerare ogni parola quale simbolo di ciò cui si riferisce, a maggior ragione quando non si parla di oggetti grossolani.
Cosa intendi per potere? Il potere della Madre divina? Quello della Conoscenza che media? Quello della mente che interpreta?
Un Saggio una volta disse: "Perché tu preoccupi di queste [passate] incarnazioni? E' sempre solo Iswara che si incarna".
Discesa. Nel divenire. Metti nella frase le varie discese che concepisci e vedi se e dove ha un senso.
Dove trovi che non abbia senso, verifica se nei testi relativi a quella determinata discesa, esiste un accenno o riferimento associata all'uso di quel termine. Se non lo trovi, allora lascia cadere la frase con quel termine:
1) Non ha senso perché non c'entra e l'autore non la sottointendeva.
2) Non ha senso perché non c'entra e l'autore la sottointendeva, pertanto parlava a vanvera.
3) Ha senso, ma non è accennata in quei testi. - Premadharma
- Mi si perdoni l'intromissione, ma ho giocato un po' con la parola VATARA, che non ho trovato come esistente autonomamente.
A-Vata-RA
A privativo
Vata vento
RA muovere sollevare
Avatare: Colui che non solleva vento.
Potrebbe collegarsi alla totale libertà dal karma.
Altro modo:
AVA TARA
ava significa verso la base e lontano da
Tara: astro, stella, meteora e anche ciò che fa attraversare. Avatar: lontano dalle stelle (nel mondo?) alla base del passaggio, il Traghettatore.- sky
- PD Se vatara può essere inteso come..di-visione..allora, con la alfa privativa, potrebbe esser vista come..senza di-visione. Interessante sarebbe discuterne, Anche come Colui che non solleva vento.
I tre guardiani sono : la Paura, che ferma quasi tutti. Anche se superata, ne rimane un bija negli altri, e lo stesso per tutti. Solo dopo il quarto, è possibile dissolvere i bija. il secondo è la Chiarezza di Mente. Ferma la maggior parte di quei pochi scampati alla Paura. Il terzo è il Potere. Ferma, o Trans-Forma.
Gli aspiranti cadono in errore perchè non riescono nemmeno a vedere la Paura. Si sopravvalutano fin da prima di iniziare. Anche a questo mi riferisco, quando parlo della determinazione di partenza, di Oro, e Piombo.
Quale che sia il cammino.
Ho scritto "aspetto".
L'asparsa è, come aspetto, senza puntelli. Nirvana è sia unione che di-ssoluzione. E, sia kaivalya che moksha, e nirvana, sono puntelli. Ma, anche asparsa è un puntello. Quindi, uso l'uno per di-ssolvere ed unire l'altro, pur non puntellandomi con alcuno di essi. C'è altro, ma è cosa da via diretta.Una conoscenza che solo chi pratica la via diretta può sopportare.
Tu l'hai percorsa. Da Cane.
Quasi.
Non avevi previsto quel modo del terzo guardiano?
La Rosa? – Lux Oscura
- Credo che il Buddha ti direbbe "lascia cadere"....
Nirvana significa "estinzione" (estinzione dell'entità, per quanto divina possa riconoscersi...). Nirvana non è un puntello. Asparça, sebbene denominato come "cammino", è un sinonimo di Nirvana.
Nessuno (no-body) ci arriva o li può usare!
Io ti consiglierei un' Alka Seltzer... - Shrisheeva
- Un giorno, il cane stolto Untenshu Chookaryoo era appisolato ai piedi
del monte Hakodate, quando fu svegliato da un forte gracidare.
«Ti dico che il gran maestro ha decretato che lo stato supremo è quello
della raganella rossa».
«Stoltezze, tutti sanno che il satori ha le sembianze di due raganelle
gialle in calore».
«Dal momento che lo stato di rana è lo stato dominante al vertice della
manifestazione, il vero satori non può essere differente da una normale
raganella verde».
Untenshu Chookaryoo sbadigliò e si girò dall’altro lato. Mentre riprendeva
il sonno, ascoltò un filo d’erba sussurrare ai ciottoli della riva:«Chi
non raggiunge il satori, parla tanto del satori ed è pronto a descriverlo ai
tanti. Chi raggiunge il satori, parla poco del satori ed è pronto a tacerlo
ai pochi».
Untenshu Chookaryoo arricciò il naso e si addormentò sorridendo. Premadharma
- Surya
- Hai scritto: magia avatarica equivale al trasferimento del principio cosciente.
Affermi che sono tecniche utili per superare il primo guardiano.
La Paura.
Mi è ben presente: è come una parete a picco o un abisso, dipende da dove la osservi.
Cristo dice: sforzatevi di entrare per la porta stretta.
Non parlo degli altri guardiani, per ora.
Se non si passa per quella porta, è inutile.
Qualche domanda.
Perchè e come il trasferimento del principio cosciente è utile a superare il primo guardiano?
E' uno strumento.
Dove agisce? Come funziona?
Esistono altri strumenti?
Ho compreso che si tratta di pratiche che richiedono una lunga sadhana e profonda esperienza.
Non mi riferisco, nella domanda, alle modalità della pratica.
Se ritieni di poter rispondere, fallo, per cortesia, in un linguaggio alla mia portata.
Altrimenti astieniti. Grazie - Sandhya
- PD La leggenda narra che uno sciacallo, in disparte, osservasse la scena.
Guardò i sassi, taciturni come è nella loro natura.
Il silenzio di chi non sa.
sorrise.
Pisciò sul filo d'erba, e si allontanò, scosso dalle risa.
A lungo echeggiò il suo folle grido. - Lux Obscura
- Sandhya Ho scritto.."essenzialmente"..."anche".. Cristo era troppo amorevole. Tralasciò di dire del Sigillo e della Chiave di quella porta, e di quanto sangue si lasci, sulla soglia, sugli stipiti . Un linguaggio alla tua portata. Portata, come porta...
E' utile in quanto ti fa discriminare tra Senso dell'io sono, e corpo.
Nel dettaglio, dapprima si capisce(non comprende) che l'io sono questo è un aspetto dell'io sono, e che il corpo è un veicolo. E' una tecnica di proiezione. Se la mente non è disciplinata, puoi perderti, non sapere dove andare, nè come tornare. Esistono altri modi. la tecnica di Erichto, lo smashan, ed altri. Tutti pericolosi. Oppure, più difficile, gli Otto Passi. Il primo è : essere estranei nella propria casa. Ti avevo già indicato un modo. - Lux Oscura
- PD Abili sono i guardiani. Ti fanno creder di poterli evitare. e scambiare i roveti per roseti.
Ma, sono grandissimi maestri.
Vanno rispettati, poichè sono lì per farsi superare, non per affermare loro stessi.
Sì, certo, ad oscillare, ed a parlar con sassi, che nulla sanno.
Ed è quell' urina che gli permette di non seccarsi.
Ridendo, lo sciacallo trotterella ,
senza meta, nè pensieri. – Lux Obscura
- Se il modo è quello, Lux Obscura, non intendo seguirlo.
Il prezzo è troppo alto e sono altri a doverlo pagare.
Grazie per la risposta alla mia portata. – Sandya
- sandhya Parlavo dell'enneagramma, e della sua trasposizione. – Lux Oscura
- Mi scuso per il fraintendimento. Rifletterò su quanto mostrato. - Sandhya
- Date le difficoltà che sembrano aver sollevato l'argomento, lo si sposta in ambito privato. Si riapre l'argomento per chi volesse proseguirlo in proprio.- Teano
- saggia decisione.
Mi permetto, dopo aver letto quanto scritto in "acusmatici" di portare l'attenzione su un dettaglio che, a mio parere, né PD né LO hanno messo in rilievo:
Il rapporto tra ciò che nel sanathana dharma è detto āraṃbha vāda , o Teoria dell'Evoluzione ( di cui volendo si può definire esponente Aurobindo)e il concetto di evoluzione orizzontale che è tipico di ciò che kremmerz definisce magia Avatarica.
Nell'esoterismo occidentale l'evoluzione verticale è quella che conduce alla risoluzione del corpo fisico e la sua risoluzione in quello che è definito corpo glorioso cristico o corpo di Luce ecc.
Gurdjeff accenna a concetti simili.
Gli scopi che kremmerz definisce Avatarici, sono invece sintetizzabili nel concetto di Evoluzione lunare o orizzontale.
Dice kremmerz in Sofia, 95: "(la) magia avatarica[.. .]consiste in una
chimica misteriosa per la quale in un corpo vivente ed intelligente si
stacca l’anima e si immette definitvamente o temporaneamente in un altro
corpo da cui precedentemente si sia allontanata l’anima, o il far
cambiare l’anima di un corpo vivo con quella di un genio o di un eroe o
nume"
la via della magia Avatarica si può definire Karma o Kriya, in quanto passa per riti e ritualizzazioni varie che sono finalizzate alla cristallizzazione di ciò che Blavantskij e gli altri definiscono corpo astrale.
Si arriverebbe al mantenimento della coscienza individuale e della possibilità di "agire" mediante la volontà individuale, in una sorta di intermondo , tra la morte e la successiva voluta incarnazione arrivando, sempre secono la teoria che sta alla base della magia avatarica, a sostituire le impressioni vasana della vita precedente con le impressioni vasana dell' "Antico dei giorni".
Quale che sia il concetto o l'idea che alcuni hanno di magia Avatarica, il fine dichiarato da chi ha divulgato e sperimentato determinate pratiche , è quello di "modellare il corpo astrale per farlo cristallizzare secondo la volntà del praticante (o operatore, come è definito in quegli ambiti).
Nel momento della morte il corpo astrale o anima sarebbe così "compatto" da "impriogionare la scintilla divina, il riflesso coscenziale che noi definiamo Jivatman,creando le condizioni atte alla discesa (avatara) volontaria nella materia, nelle forme e nei modi decisi dall'individuo.
Lo sviluppo del potere atto a "cristallizzare" il corpo astrale si ottiene tramite una serie di riti e rituali, con la comunione con il proprio "angelo guardiano" con l'utilizzazione delle cosiddette forme ed ombre animali, con l'assunzione del proprio sperma, del sangue di determinate vittime, con l'uccione di esseri viventi cui fa seguito l'eiaculazione e la pronuncia di determinati mantra o suoni di potenza.
Evoluzione Orizzontale ed evoluzione verticale quindi.
un sorriso, - ryu no kokyu
- Premesso che so non sia di tuo interesse e pratica quanto sopra, ma tutto ciò che cosa c'entra con la realizzazione-risveglio-illuminazione ? Ovvero tutto ciò, le pratiche di cui sopra, sono motivo di realizzazione, risveglio, illuminazione, ultima e finale ?
Detto più in generale e generalizzando in modo del tutto arbitrario, ma la magia, qualunque essa sia, anche la più eccelsa nei risultati è pratica e cammino realizzativo ? Porta cioè non dico ai grandi misteri, ma almeno ai piccoli ? - namarupa
- ryu premesse parziali, conclusioni errate.
Kremmerz parla per kremmerz.
La magia avatarica è anche quella. Ed altro. Molto altro.
Pashu, Vira, Divya.
la teoria dell'evoluzione è altra.
Si ascende lungo il braccio verticale della Croce, e si arriva alla Rosa Mystica, posta al centro delle braccia orizzontali e verticale.
Da lì, si percorre la propria scelta. - Lux Obscura
- I tre Guna.
Abbiamo gia' parlato [non approfonditamente] dei vari tipi di trasferimento di coscienza nel Vajrayana e Dzogchen.
Forse ora dovremmo parlare del Tantra.
Per esempio mi sfugge il nesso delle tipologie di esseri umani [da te citate qui sopra] con la Magia Avatarica. - Surya
- Si tratta di pratica occidentale, in questo caso, che ha dei riferimenti alle tradizioni shamaniche indiane e, Surya potrà essere nel caso più preciso, Tibetane e Mongole.
I miei amici tibetani (lignaggio gelung) mi parlarono di monaci che in epoca recente avevano utilizzato certe tecniche sciamaniche per far sopravvivere la loro volontà individuale (chiamiamola così) in altri corpi dopo la morte fisica.
in occidente parlano in molti dell'argomento , puoi cercare , oltre a kremmerz, notizie sulla tedesca
Fraternitas Saturni.
Il fine è ovviamente quello di modificare la realtà materiale.
Ravana, per intenderci è l'esempio che il Ramayana ci offre dell'utilizzazione di simili pratiche.
Il potere di Ravana, il re del regno dei mille anni, è inimmaginabile.
Ravana è un mahasiddhi.
Per intercessione di Parvati, Siva lo libera dalla Montagna sotto la quale lo aveva imprigionato e gli dona la Spada detta "L'invincibile".
Ravana cerca la ricchezza materiale per sé e per il suo popolo, e l'immortalità del corpo.
Ciò non toglie che abbia, più o meno consciamente , una tensione verso l'assoluto.
Ha una specie di peccato originale , Ravana, Il suicidio di una giovane che lui pur, amando, aveva violentato.
Rapisce la Sposa di Rama, Sita, e la conduce nel suo regno oltre l'oceano.
Hanuman, simbolo della devozione e dell'amore che nulla pretende, scopre il suo rifugio e prepara la battaglia finale che condurrà alla sconfitta ed alla morte, forse da lui anelata, di Ravana.
Il fine della magia avatarica e della cosiddetta magia sexualis è sempre materiale.
Le pratiche sessuali si dividono in pratiche individuali e di coppia (secondo alcuni anche di gruppo) e si basano sulla utilizzazione dello sperma e dell'energia che si sviluppa negli attimi che precedono l'orgasmo.
La teoria è che i pensieri che insorgono durante la pratica sessuale abbiano una forza particolare in grado di fissarsi o lasciare l'impronta,sul piano che alcuni definiscono "astrale" portando ad una modificazione della realtà grossolana.
Esistono apposite posizioni o asana, per accentuare l'energia mentale (?) durante il coito.
la tecnica di assumere determinate posizioni simboliche che accentuerebbero la potenza mentale e la ricettività è detta "posismo".
Nel rapporto di coppia eterosessuale la corrente energetica scorre nei due amanti alla stessa maniera.
Portando l'attenzione su determinati pensieri o fenomeni si potrebbe influenzare la legge universale, creando le "cause" di eventi o enti.
Ci sono quindi delle analogie con certe pratiche yogiche come gli asana (anche se sono diversi) e le visualizzazioni.
Si visualizzano delle forme e le si riveste, per così dire , con corpi astrali o con energia astrale (?)
Per ciò che riguarda l'essere della magia sexualis (come viene definita) un cammino realizzativo dipende dai punti di vista.
In genere gli adepti della magia sexualis o della magia avatarica prendono per assunto non che l'uomo sia l'apparente effetto dell'individuazione dell'Atman, ma che sia una Stella.
Apparentemente vi sono forti analogie (stella potrebbe essere metafora di riflesso di luce, in pratica, a mio parere, vi è una grande differenza rappresentata dal fatto che questa "Stella", sarebbe dotata di Volontà individuale.
La realizzazione della "Stella incarnata" sarebbe lo scoprire e svelare la propria "Volontà Individuale" ovvero la Propria Vera Volontà" e di "Agire" seguendo la propria volontà senza curarsi delle leggi degli dei e degli uomini.
In pratica si tende alla LIBERTA' o LIBERAZIONE dell'uomo e non dell'Umanità.
Questa libertà implica lo sposalizio con la Materia ed il dominio con la Materia.
per entrare in comunicazione con l'Energia di Pritvhi (per dirla in termini per noi più chiari) occorre badare ai godimenti materiali ed a non farsi condizionare dalle limitazioni di nessun genere.
La REGINA del mondo materiale (Pritvhi e non Prakrti.. esiste una differenza concettuale tra le due denominazioni) ha al suo servizio una serie di infiniti spiriti o energie grazie ai quali l'adepto può "modellare esternamente il corpo astrale dell'individuo"
L'abitudine di usare vocaboli tratti dalle scritture indiane o tibetane con altri significati può condurre ad una confusione che talvolta è giustificata dalla volontà degli adepti di proteggere se stessi e gli altri, altre volte , secondo me,dalla volontà di cercare dei legami con il sapere tradizionale indo-ariano.
Il luogo d'azione della magia avatarica è taijasa, anzi i due piani di taijasa inferiore e superiore.
il mondo del sogno e delle energie.
Se si parla di dar vita a forme, di trasferire l'energia in altri corpi e in altri luoghi ecc. è ovvio che si è nella sfera del Prana.
In termini di sanathana dharma si potrebbe dire che la realizzazione per come la potrebbero intendere gli adepti della magia avatarica riguarda ciò che ptanjali definisce "savicara samadhi" ovvero l'iniziazione alla comprensione dell'aspetto rajasico dei cinque elementi ed a ciò che è definito Avisesa, lo stato costitutivo dei guna che Raphael definisce "della deliberazione".
Yoga sutra I,17:
vitarka vichara ananda asmita rupa anugamat samprajnatah
la condizione di conoscenza è quella accompagnata dall'argomentazione,dalla deliberazione. dalla beatitudine dal senso dell' "io sono".
In questo stato di coscienza è possibile avere accesso alla Realtà ultima?
In teoria si.
"tra" un tipo di samadhi savikalpa e l'altro (savitarka-savichara, sananda, sasmita) vi è un istante in cui la mente riposa in se stessa, o samadhi nirvikalpa (nirvitarka, nirvichara ecc.)
Il problema è la stabilizzazione o Amakala.
In assenza della stabilizzazione il praticante è soggetto a oscillazioni che lo possono portare a considerare lo stato di alterazione che si accompagna (o che si identifica) con il samadhi savikalpa come una visione del Reale,
Il praticante può credere talvolta di essere un grande eroe, un avatar, un jivanmuktha ecc.
Questo può facilmente condurre in una dimensione "lunare" , alimentare ed ingigantire il piccolo io e condurre non all'unione con il principio ma ad una sorta di possessione divina o possessione asurica.
Molti di coloro che scrivono su questo forum fanno riferimento ai testi, agli insegnamenti diretti di Raphael o di persone a lui collegate.
Raphael tratta dell'argomento magia sessuale in varie occasioni.
La cosa principale che mi sembra di aver capito è che , al di là di ogni pregiudizio morale o estetico , Raphael Afferma la necessità di "mettersi in una posizione solare" prima di accedere a certe tecniche o teorie.
"La dottrina del tantrismo, quella sottoposta al Principio, insegna che un uomo ed una donna, possono anche operare nella sfera di Yesod, in modo che si determini una forta concentrazione di prana nelle loro auree e, con opportune posizioni, tecniche e visualizzazioni, risvegliare la shakti unendola al purusha o Siva.
ma questo tipo di unione[....] esclude ogni aspetto gratificante. Solo chi si pone in posizione solare e non lunare può vincere la grande Dea Kundali."
Raphael - 'EHJEH 'ASHER 'EHJEH - 16.
La magia avatarica è tutto sommato tecnica dell'evocazione invocazione. e se non si è seguiti da un maestro qualificato il pericolo è assai grande.
Una persona con un forte ego strutturato e cristallizzato con la volontà e a volte la sofferenza può creare dei grossi danni.
Certe pratiche vengono utilizzate solitamente per potenziare certi aspetti particolari o particolari poteri psichici e questo è già pericoloso.
Se il praticante ha un Ego strutturato in modo abnorme il pericolo aumenta esponenzialmente.
" [...]Si è certamente , nella dimensione delle Qelippòth, dell'ossessione e dell'alterazione del giusto Accordo.
quando, poi , il potenziamento avviene non sulle singole facoltà o sul particolare potere psichico, ma sullo stesso io, quale sintesi direzionale di tali facoltà, allora il pericolo è maggiore,ed è veramente talmente grande da augurarsi che la storia umana, per quanto ne abbia avuti tanti, possa registrare sempre meno casi del genere."
Raphael -'EHJEH 'ASHER 'EHJEH - 42
un sorriso, - ryu no kokyu.
- Mi fanno venire il mal di testi questi esoteristi occidentali ce ne sono di tutti i tipi.
In questo caso si tratta di un tipo ormai fuori moda, oggi fanno piu' tendenza i guru alla Malanga, gli UFO e gli alieni.
Per me ci sta tutto, nella mente, nel mondo intermedio tutto e' possibile e anche il contrario di tutto, ma chissenefrega, a me interessa la Liberazione. - Surya
- credo sia opportuno distinguere. Scrive Giordano Bruno, nel De magia:
Antequam De magia, sicut antequam de quocunque subiecto disseratur, nomen in sua significata est dividendum; totidem autem sunt significata magiae, quot et magi. Magus primo sumitur pro sapiente, cuiusmodi erant Trimegisti apud Aegyptios, Druidae apud Gallos, Gymnosophistae apud Indos, Cabalistae apud Hebraeos, Magi apud Persas (qui a Zoroastre), Sophi apud Graecos, Sapientes apud Latinos.
traduco, molto liberamente
Prima di dissertare in merito alla magia, come in merito a qualunque soggetto, è d'uopo suddividere il nome nei suoi differenti significati; infatti tanti sono i significati della magia quanti i magi.
Il primo luogo mago è ritenuto il sapiente, com'erano Trimegisto presso gli Egizi, Druidi presso i Galli, Gimnosofisti [sadhu?] presso gli Indu, Cabalisti presso gli Ebrei, Magi presso i Persiani (quelli il cui riferimento è Zoroastro), Saggi presso i Greci [ è interessante notare l'uso del termine sophi e non philosophi], Sapienti presso i Latini.
segue la spiegazione dei dieci significati della magia, di cui l'ultimo è assai divertente, ma adesso francamente non ho tempo di tradurre il tutto.
poi, il nolano così conclude:
Nomen ergo magi quando usurpatur, aut cum distinctione est capiendum antequam definiatur, aut si absolute sumitur, tunc iuxta praeceptum logicorum et specialiter Aristotelis in V. Topicorum pro potissimo et nobilissimo significatu est capiendum. A philosophis ut sumitur inter philosophos, tunc magus significat hominem sapientem cum virtute agendi. Stat tamen quod simpliciter prolatum sumitur pro eo quod communi voce significatur, et tunc alia communis vox est apud unum et aliud presbyterorum genus, qui multum philosophantur de quodam cacodaemone qui appellatur Diabolus, aliter iuxta communes mores diversarum gentium et credulitatis.
ri-traduco, ri-liberamente
Dunque il nome di mago talvolta è usurpato, ovvero dev'esser compreso con le necessarie distinzioni prima che venga definito, ovvero se è inteso in senso assoluto, secondo i logici e specialmente Aristotele nei Topici - V,
[interessante rilevare che si tratta del V volume dei Topoi ove si escute del genere e della specie] dev'esser compreso nel suo significato più potente e più nobile. Com'è inteso dai filosofi fra i filosofi [pertanto il termine philosophus non era ignoto al nolano che, se distingue, lo fa a ragion veduta], dunque mago significa uomo sapiente dall'agire virtuoso. Tuttavia ciò che per lo più è inteso e significato secondo la voce comune, dunque la voce comune è presso l'uno e l'altro del genere dei preti, quelli che perdono tempo a filosofare di qualche cattivo demone che è chiamato Diavolo, diversamente secondo i comuni costumi di diverse genti e credulità.
dunque parrebbe che il nolano intenda la magia come qualcosa di assai diverso rispetto a ciò che siamo abituati a significare a causa dell'educazione ricevuta e che il mago, ammesso che ne esista uno, andrebbe trattato con un certo qual rispetto.
In effetti, lo stesso Guenon colloca la magia nell'ambito delle scienze tradizionali, sia pure al gradino più basso, e svolge, poi, alcune interessantissime considerazioni sull'ermetismo e l'alchimia.
In quest'ultimo ambito Guenon rileva che attraverso di essa, intesa quale strumento e/o tecnica, si può giungere alla perfezione della realizzazione dei Piccoli Misteri, realizzazione che può, per taluni a ciò qualificati, costituire la base per l'ascesa ai Grandi Misteri.
Naturalmente Guenon mette in guardia dalle inevitabili deviazioni, a causa soprattutto dello straordinario interesse degli occidentali per i cosiddetti fenomeni che inducono a prestar fede al primo ciarlatano o stregone che passa per strada.
Mi pare, in questo senso, vi sia sostanziale concordia con quanto affermato da Lux Obscura
“Si ascende lungo il braccio verticale della Croce, e si arriva alla Rosa Mystica, posta al centro delle braccia orizzontali e verticale.
Da lì, si percorre la propria scelta.” – Sandhya.
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Da Il Forum delle Energie Sottili
Tantrismo, alchimia interiore, magia sexualis ed energia-oro:
di kybernetes il 27/11/2006, 16:51:
Ne "La cellula madre" è scritto che sia gli spermatozoi che gli ovociti sono carichi di energia-oro.
Cito un testo, pubblicamente disponibile, di Massimo Introvigne del CESNUR:
L’alchimia del «corpo di luce» comprende due pratiche in cui il seme, fonte della vita, non si disperde fuori del laboratorio alchemico, il corpo maschile, ma vi rimane per costruire il corpo d’immortalità. La prima prevede la ritenzione del seme; la seconda la sua assimilazione (spermatofagia). Le varianti sono notevoli: il seme, per esempio, può essere combinato con il sangue mestruale o le secrezioni femminili. Queste tecniche si trovano in contesti molto diversi, dagliArcana Arcanorum (tecniche magiche attribuite a Cagliostro) delle massonerie «di frangia» dei riti egiziani alle cerchie più interne del martinismo, del neo-templarismo, della magia cerimoniale. L’immortalità cercata per alcuni consiste nel sottrarsi al ciclo delle reincarnazioni, per altri nel programmare una buona reincarnazione. Infatti la tecnica della ritenzione del seme dovrebbe garantire l’uscita dal ciclo delle reincarnazioni, mentre l’assimilazione dovrebbe preparare la futura reincarnazione.
Come rapportare queste informazioni alla TEV?
di roberto il 27/11/2006, 18:53
kybernetes:
L’alchimia del «corpo di luce» comprende due pratiche in cui il seme, fonte della vita, non si disperde fuori del laboratorio alchemico, il corpo maschile, ma vi rimane per costruire il corpo d’immortalità. La prima prevede la ritenzione del seme; la seconda la sua assimilazione (spermatofagia).
Cioé, per diventare immortale mi dovrei bere lo sperma? E, di grazia, va bene il mio o è meglio quello altrui?
In verità vi dico che preferisco continuare ad essere mortale. E, inoltre: se è così facile diventare immortali, dove sono andati a finire gli immortali che hanno praticato tali tecniche? Inoltre, esistono persone dai gusti sessuali diversi dai miei che praticano questa tecnica, senza magari per cercare la costruzione del corpo di luce, che non solo non diventano immortali, ma che magari muoiono di AIDS.
Le varianti sono notevoli: il seme, per esempio, può essere combinato con il sangue mestruale o le secrezioni femminili.
Nemmeno le varianti mi piacciono granché.
Infatti la tecnica della ritenzione del seme dovrebbe garantire l’uscita dal ciclo delle reincarnazioni, mentre l’assimilazione dovrebbe preparare la futura reincarnazione.
La ritenzione del seme mi piace di più, anche perché è una tecnica che limita le nascite. Inoltre, soprattutto se si arriva ad una certa età …si risparmia un sacco d'energia!
Scherzi a parte, che con la semplice ritenzione del seme si possa sfuggire al ciclo delle reincarnazioni, mi sembra una pura stupidaggine e dico stupidaggine perché questo Forum vieta termini più spinti.
RZ
di isaefrenk il 27/11/2006, 20:54
siamo d’accordo con Roberto, i cicli di incarnazioni se ci sono è perchè c'è un motivo ben preciso e non è certo con riti strani che si evitano o si variano per uscire dalla ruota delle nascite e delle morti.
queste sono leggi che l'uomo non può manipolare.
Quando si afferma di aver tratto una determinata “conclusione”, si afferma implicitamente che chiunque parta dalle stesse premesse deve arrivare alla stessa conclusione, sempre che non abbia commesso un errore di logica.
Raymond Moody
di RB40 il 27/11/2006, 21:29
Caro kyber,
conosco in parte l’argomento, e mi permetto di fare qualche osservazione.
Le tecniche di ritenzione del seme come contemplate nel tantrismo e nel taoismo, ancora quando esercitate da meditanti qualificati, implicano per lo più – almeno a quanto ho potuto vedere io – una forma di vampirismo energetico a scapito della partner femminile. Lo faceva il sultano nel suo harem e lo fanno tuttora Guru di grosso livello. Non dico che non si possano ipotizzare casi diversi, in cui anche la partner femminile ne ricavi un qualche vantaggio (ci sarebbe molto da discutere sul cosiddetto “risveglio della Kundalini”, ma non me la sento, e poi usciremmo troppo dal tema di questo forum); ma ho idea che si tratti di casi assai rari. E stiamo ancora parlando di gente che sa quello che fa.
Se poi consideriamo il caso più comune, di persone che affrontano queste tecniche senza una preparazione, allora tutto diventa imprevedibile. Basti solo pensare alla semplice castità imposta ai preti senza una valida tecnica collaterale, e a tutti i guai che ne sono conseguiti.
Personalmente, preferisco che la mia energia-oro scorra, fluisca liberamente. Non amo applicare a me stesso procedure innaturali. Se poi dovesse scarseggiare, i TEVari sono collegati, possono attingere alla Sorgente.
Ma ritengo importantissimo che sia la saggezza del corpo – più esattamente la saggezza di tutti i veicoli – a determinare l’accumulo di energia-oro. Che può crescere nel tempo, in funzione del nostro sviluppo.
Ma torniamo a noi.
Poi ci sono le degenerazioni.
È pur vero che come in alto così in basso, che le leggi sono le stesse su tutte le dimensioni; è pur vero che noi sappiamo lo sperma contenere energie di ordine relativamente elevato; ma tradurre la descrizione di processi energetici letteralmente, pensando che basti ingollarlo, magari mescolato a sangue mestruale, per ottenere chissà quali effetti, a me sembra ingenuo.
I rituali cui alludi, ritengo puntino piuttosto sulla forzatura psicologica, con il fine ultimo di manipolare pesantemente le persone. Non per nulla fanno parte della magia nera.
In alcuni ambienti dell’ermetismo, poi, ho incontrato la seguente credenza: poiché lo sperma è pieno di energia yin, il massimo dello yin producibile dell’uomo, esso corrisponde in termini alchemici al mercurio; per cui venire sodomizzati dal maestro significa ricevere nientemeno che il mercurio del Maestro! Un grande dono, ed un onore! Che facciano come vogliono, io rinuncio al dono e all’onore.
Questa la mia opinione, per quello che può valere.
Una ultima osservazione, assai personale.
Per lo stesso principio del come in alto così in basso, è lecito parlare di alchimia spirituale; ma a me sembra una strana terminologia. Che, ad essere sinceri, un po’ mi disturba.
Perché se è alchimia, è ovvio che coinvolga le dimensioni superiori, non c’è bisogno di specificarlo; ma se è soltanto spirituale, allora non si capisce perché tirare in ballo il termine alchimia: che si parli di meditazione, di zen, di quello che si vuole, a seconda dell’ambito operativo che si è scelto.
Perché, come mi scrisse una volta Paolo Lucarelli – che in questo campo non è certo l’ultimo arrivato – l’unica Maestra dell’alchimista è la Materia; soltanto al Materia.
Naturalmente, aggiungo io per chiarezza, la materia è su tutte le dimensioni.
Mi fermo, tendo ad essere logorroico. Ciao, Riccardo.
di kybernetes il 28/11/2006, 2:49
Tecnicamente, per quanto precedentemente da me citato, l'immortalità viene conseguita tramite la non emissione del seme: questo rientra in alcune pratiche sessuali taoiste legate al Qi Gong che sono state principalmente divulgate, in epoca moderna, da Mantak Chia.
Ritornando al discorso portato avanti su un altro post: l'energia va unita alla consapevolezza, a poco serve una tecnica se non si è pienamente coscienti di ciò che vi è legato. La semplice spermatofagia o ritenzione non serve a molto e non è scontato che percorrendo queste vie si sviluppino certi poteri, anzi: tutt'altro. Esotericamente parlando, queste pratiche sono normalmente inserite all'interno di determinati percorsi iniziatici che prevedono un percorso di purificazione e l'acquisizione del controllo sul proprio complesso psico-somatico tramite un addestramento particolare fatto di meditazione, ecc.
La magia avatarica di Giuliano Kremmerz è, almeno teoricamente, un hack per uscire dal ciclo della reincarnazione incontrollata ed in ambienti quali, ad esempio, Damanhur si fa riferimento alla possibilità di programmare le reincarnazioni.
Il discorso del vampirismo psichico richiede senz'altro una discussione a parte. Sicuramente nel sesso ordinario, una volta che l'uomo eiacula il seme, è la donna a dominare sul partner (per quanto apparentemente potrebbe manifestarsi il contrario).
Diversi siddha dell'India e molti adepti della Vama Marga (via della mano sinistra), tanto in Oriente quanto in Occidente, praticano la spermatofagia e così han fatto, è attestato dalla storia delle religioni, anche alcuni movimenti gnostici del primo cristianesimo, come, ad esempio, i Fibioniti ed i meso-americani (come attestano certi racconti che coinvolgono iltrickster): screditare queste pratiche a priori non è coerente con lo spirito di un vero ricercatore.
L'Energia-Oro può essere utilizzata nella costruzione di Forme-Pensiero ed il fatto che sperma e sangue mestruale ne contengano non esclude che, con le opportune operazioni, è possibile che l'individuo sapiente (Magus) realizzi le utopie sopra esposte. Che questo vada al di là dei tabù e della forma mentis comune è un dato di fatto che confina certe pratiche al subconscio della Mente di Razza e questa è una delle chiavi che gli può dare forza (mi ricollego al discorso fatto da Roberto sulla Geometria Sacra ed i Raggi, alla categoria antropologica di "mago" sistematizzata da Marcel Mauss ed al potere degli atavismi subconsci). Non dimentichiamo che "tutto ciò che si può immaginare esiste" (John C. Lilly).
P.S. In MTC lo sperma è un prodotto del Jing (Essenza) e l'attività sessuale può rafforzare il Qi nutrendo lo Shen (Spirito). L'energia seminale è Yin solo in uno stato di quiete e la sua natura viene modificata dall'eccitazione sessuale.
di mandhala il 21/02/2007, 0:24
RB40 ha scritto: Poi ci sono le degenerazioni.
Vorrei precisare che questo è il punto fondamentale. Tutte le varianti con il sangue, il rapporto orale, quello decisamente perverso con un sedicente maestro etc... sono pure degenerazioni. Il Sahaja Maithuna è cosa ben diversa.
di kybernetes il 21/02/2007, 2:12
bentrovat* mandhala e grazie per aver portato nuovamente in luce questo thread!
si distillano prodotti a partire da qualsiasi 'oggetto' ed i preparati a base biologica si ritrovano nella medicina tradizionale (in senso autentico), dunque anche in omeopatia (in cui non e' raro trovare farmaci preparati con componenti quali, ad esempio, veleni ed organi di animali*). documentandosi sugli usi ed i costumi delle diverse civiltà si nota che i tabù sugli ingredenti degli alimenti per il corpo sono influenzati da fattori culturali: storicamente esistono società nelle quali si pratica ritualmente la teofagia attraverso sostanze enteogene, la coprofagia, la spermatofagia, l'antropofagia, ecc.
tralasciamo momentaneamente il giudicare secondo i nostri principi questi fenomeni e, al di là delll'etica e della morale, proviamo a sondare se esiste qualcosa di fondo ad essi dal quale eventualmente trarre un insegnamento (il che non significa necessariamente erogare od ingoiare sperma nè cadere nella patologia del vampirismo).
l'osservatore è generalmente influenzato dal proprio background di memorie.
roberto ha scritto:Nel nostro campo, l'ideale sarebbe sbarazzarsi di tutto quello che sappiamo (o crediamo di sapere) e ricominciare da capo.
L'unica cosa che ci deve interessare veramente è la consapevolezza personale.
lasciamo agli altri il demonizzare una certa diversità. già il rapporto kinsey, ormai limitato nel suo spazio-tempo, ha esposto quanto siano diffusi certi comportamenti sessuali. tutto è relativo, anche il peccato e la perversione. l'amministrazione della libido è gestita da forze socio-politiche ed economiche (vedi, tra i tanti, l'opera di wilhelm reich, a noi vicino, e herbert marcuse "eros e società") ed il discorso sessuale, almeno dai tempi dell'inquisizione che ha bruciato giordano bruno, è controllato e manipolato da istituzioni quali, macroscopicamente parlando, le chiese, la psicologia e la medicina ufficiale (vedi "storia della sessualità" di michael foucault). quello cui alludo c'entra niente con la magia nera e le dinamiche di chippaggio che stiamo già affrontando altrove. riguarda semmai il significato nascosto dei fuochi (per i quali rimando a il grande disegno intelligente).
il fuoco dell'organismo, che presiede al processo di digestione dell'energia nei corpi, è un plasma che si nutre d'informazioni. è possibile programmare il plasma. sperma e sangue sono composti, in parte, da questo. tramite la combinazione dell'energia-oro contenuta nel seme maschile con quella dell'ovulo femminile, in determinate condizioni, si libera una potenza tale che ne scaturisce la vita stessa. tenendo presente, a loro modo, questi dati una parte dei ricercatori dell'umanità si è dedicata a sperimentare, da sempre, l'endogenesi (yoga e qi gong per citare qualcosa). questo processo avviene tramite un gioco di simboli (vedi gli scritti di jung sull'alchimia) che interagisce direttamente con il potenziale degli archetipi e questa partita può essere trasposta e drammatizzata anche sul piano fisico (che questo possa comportare dei pericoli è ovvio, tanto che ci si avvale, almeno a livello ideale, della competenza di operatori esperti: sciamano, psichiatra, psicologo, ecc.). queste sono le basi pratiche del teatro (con la "t" maiuscola) e terapie quali, ad esempio, la psicomagia di alejandro jodorowsky lavorano con questo ed ottengono ottimi effetti sulla risoluzione degli engrammi.
mandhala: cos'è per te il sahaja maithuna, c'entra niente samael aun weor? puoi rispondermi in privato se l'argomento esula da questa discussione e/o lo preferisci.
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Dal Forum “La terapeutica di Kremmerz funziona ancora?” di Buddhismoitalia (2012):
- D. 3/10: Riavvivo un attimino il topic ponendo una questione a DG.
Secondo te quello che si dice sulla Magia Avatarica kremmerziana è vero? Ricordo che mi accennavi ad un discorso a riguardo che ti aveva fatto Verginelli, sul fatto che Kremmerz voleva fare una cosa simile col nipote. E non mi pare che si tratta di roba tanto luminosa. Ma forse mi ricordo male io
Comunque, vi comunico che questo topic ha riscosso un certo successo ed è stato visto da molte persone, credo che in un paio di giorni siano venute a leggerlo almeno un centinaio di persone interessate alla figura del Kremmerz. Il fatto che nessuno si sia iscritto a controbattere è emblematico ed indica sicuramente una certa mancanza di argomenti. Aspettiamo comunque fiduciosi in qualche altro contributo
- Dorie e Gabbana 4/10: (CITAZIONE: Secondo te quello che si dice sulla Magia Avatarica kremmerziana è vero?
....Ricordo che mi accennavi ad un discorso simile che ti aveva fatto Verginelli, che voleva fare Kremmerz col nipote.)
Assolutamente Si. Verginelli quando mi parlava del Barone Ricciardo Ricciardelli alias Marco Daffi era ancora furioso dopo 50 anni....il dettaglio che non ho mai rivelato finora sul forum, ma visto che me lo chiedi lo faccio volentieri, è che Kremmerz gli aveva dato specifiche istruzioni di seguire da vicino il giovane nipote Pasquale Pugliese, perchè dopo diversi anni dopo la sua morte (quando glielo disse Kremmerz era già vecchio e malato) si sarebbe impossessato del suo corpo, scacciandone l'anima, per tornare a vivere sulla terra senza dover rinascere da utero di donna.
IO gli chiesi come era possibile tecnicamente una cosa simile, visto che in vita sarebbe forse stato possibile, ma se kremmerz era già morto, impossessarsi del corpo del corpo del nipote sarebbe stato molto piu' difficile.
Verginelli era molto reticente nel fornirmi ulteriori spiegazioni e mi disse solo che si trattava di certi segreti dell'Ordine Egizio Osirideo, sul quale non poteva dire nulla e che era per via di certi legami di sangue, altrimenti non sarebbe potuto avvenire dopo la morte del Kremmerz.
Aggiunse solo che Kremmerz si era raccomandato alla figlia di mandare suo nipote dopo i 17 anni a studiare da Verginelli a semiconvitto a casa sua affidandoglielo come precettore, cosa che accadde regolarmente.
Ricciardelli arrivo' un giorno a casa sua quando Verginelli non c'era ed approfittando dell'assenza si portò via il nipote del kremmerz con certe scuse, dicendogli che era molto amico del nonno, e che dovevano andare a pranzo fuori insieme perchè doveva dirgli delle cose importantissime che lo riguardavano.
Di fatto a casa del suo precettore non torno' piu' e Verginelli con le lacrime agli occhi mi diceva che se quel giorno non fosse uscito, e il ragazzo psicolabile non fosse caduto nelle grinfie del Ricciardelli, l'aureo maestro Kremmerz sarebbe certamente potuto ritornare a vivere nel suo corpo impossessandone avataricamente.
Ricciardelli in ogni caso sapeva anche lui di queste voci che giravano sul nipote del kremmerz che lo rendevano ai suoi occhi un ricettacolo di strane forze del mito del grande ritorno, che come trasmigrazione orizzontale era un vero e proprio leit-motive dell'ordine egizio. Mito del grande ritorno che già aveva ammantato il Lebano rispetto a Mamo Rosar Amru, antico sacerdote caldeo e Pasquale de Servis rispetto a Izar, altro sacerdote caldeo.
Forse era stata fatta qualche operazione di magia nera per incarnare nell'ovulo della figlia Kremmerz figlia un'anima giovane, un elementare facilmente scacciabile a differenza di anime piu' mature, che si preoccupasse solo di far crescere un corpo fino alla pienezza della età giovanile, in modo da essere usato dal Kremmerz per impossessamento avatarico appena fosse stato quasi maggiorenne. A questo sarebbe stato aggiunto un patto per consentire di uscire dall'ade e tornare sulla terra.
Di fatto il ragazzo sarà stato anche psicolabile come Verginelli, ma quando capi' che tipo era Il Barone Ricciardelli, alias Marco Daffi, forse ancora piu' psicolabile di lui, cominciò a sfilargli cifre esorbitanti, facendogli credere di essere la reincarnazione di un antico mago orientale, come ho già detto in altri post, riportando gli atti giudiziari del famoso processo di Ricciardelli contro il nipote del kremmerz, che era stato ridotto quasi sul lastrico da questi, pur essendo ricchissimo....
L'idea che mi son fatto di questa storia è che Kremmerz qualche operazione di magia nera doveva certamente averla fatta sulla pancia della figlia in gestazione per far incarnare un ente facile da scacciare, in virtu' di certi patti oscuri, in quello che sarebbe stato poi il nipote.
Che poi avesse tutti i poteri per portare a temine queste operazioni catagociche da vero e proprio cacomago, tanto per dirla come lui amava esprimersi, questo è un altro discorso e sarebbe tutta da vedere.
Di fatto ci provo' con tutte le sue forze, altrimenti Verginelli non mi avrebbe detto spontanemente che il Maestro sarebbe dovuto ritornare nel corpo del nipote e poi non si sarebbe messo quasi a piangere per il senso di colpa per aver fallito rispetto alle disposizioni del maestro.
Arguisco che ad una certa data concordata col Kremmerz lui avrebbe dovuto fare un rito di richiamo dell'anima del kremmerz per darlo entrare magicamente dentro il corpo del nipote, forse insieme a qualche altro Osirideo. Per questo motivo Kremmerz aveva disposto che il nipote vicino prima della maggiore età sarebbe dovuto andare a vivere a casa di Verginelli.
Ma Ricciardelli se lo porto' via prima, gli fece annusare i soldi e la bella vita e cosi' l'operazione di magia nera avatarica ando' a monte per sempre.
- D e G 4/10: Ecco di seguito un altro esempio di palese incongruenza del Kremmerz che scriveva in merito alle catene magiche, di cui la Myriam era fulgido esempio:
(CITAZIONE: Infatti se ad una catena di anime non appartengono altro che uomini attaccati alla materia, ad essa mai si avvicineranno gli Eoni o i Geni più evoluti, così i suoi anelli formeranno una trappola. In una catena l’anello più debole trova giovamento dalla forza degl’altri, mentre l’anello più forte deve sopportare il maggior peso derivante dalla fiacchezza degl’anelli deboli, e così la catena diviene nel contempo uno strumento d’evoluzione oppure d’involuzione, dunque non bisogna fare certo distinzioni in base al ceto o al blasone, ma è giusto giudicare se un uomo ha le qualità morali e spirituali per intraprendere la via della magia.)
Adesso sapete spiegarmi voi come mai il Kremmerz nonostante predichi bene nell'auspicare una rigorosa selezione dei candidati in una catena magica eonica, in base alle specifiche qualità morali e spirituali per la pratica della via della magia, poi razzoli malissimo, cominciando a stampare in proprio all'inizio della sua carriera riviste che parlano di magia e di iniziazione facendo pubblicità a mezzo stampa della sua novella creatura la Myriam, accettando di fatto alla fine cani e porci, pur di allargare velocemente la base della sua neo-catena magica?
La risposta è solo una. Visto che per ricevere i gradi di anziano e poi di maestro nella Myriam si dovevano portare almeno 12 iscritti (tipo Herba Life e catene di sant'antonio varie) la base si sarebbe presto allargato fino a selezionare i ricchi borghesi da grassare con le esorbitante tasse di iniziazione alchimica necessarie per l'ingresso nell'ordine osirideo, aperto anche questo a cani e porci, purché pagassero....
Attendo ovviamente risposte alternative da parte degli addetti ai lavori che leggerò con molto interesse
- D. 4/10: Questa storia è pazzesca e ti ringrazio DG per averla scritta, dato che credo che sia la prima volta che spunta fuori in maniera pubblica.
E' particolarmente emblematica e dovrebbe far riflettere.
Un uomo che si trasmuta in Nume Ammonio di per sé non dovrebbe sentir la necessità di rinascere in questo mondo. E se decidesse in via eccezionale di farlo, per compiere una funzione magistrale specifica, come tutti i grandi maestri del passato si sceglierebbe una normale reincarnazione, cosa che gli permetterebbe anche di fornire un esempio vivente col proprio apprendistato.
Le pratiche che nella tradizione occidentale vengono chiamate "magia avatarica" esistono anche nel Buddhismo Tantrico, come è ben risaputo. Si tratta di uno Yogi che abbandona il corpo per impossessarne un altro. Il punto importante però è che quest'altro corpo dev'essere morto da poco. E già in questo caso si tratta di una pratica limite da farsi in caso davvero eccezionali, tanto che nelle scuole sarma si è persa la trasmissione fin dai tempi di Marpa. Figuriamoci poi se la si fa, come voleva fare Kremmerz, nel corpo di una persona vivente; si compie chiaramente un'opera di magia nera molto grave, in quanto si compie di fatto un'uccisione.
Probabilmente si potrebbe ipotizzare, correggimi se sbaglio, che potrebbe essere stata dal suo punto di vista una scappatoia alla seconda morte. Le sue pratiche di pseudo-alchimia gli avevano probabilmente garantito un'immortalità provvisoria, per qualche anno in più dopo la morte, non come Nume ovviamente (la cui immortalità è totale, non provvisoria) ma come ombra, e per sfuggire alla sua dissoluzione l'unica possibilità era quella di un impossessamento simile.
Ovviamente si tratta però solo di ipotesi
- DG 4/10: (CITAZIONE: Probabilmente si potrebbe ipotizzare, correggimi se sbaglio, che potrebbe essere stata dal suo punto di vista una scappatoia alla seconda morte. Le sue pratiche di pseudo-alchimia gli avevano probabilmente garantito un'immortalità provvisoria, per qualche anno in più dopo la morte, non come Nume ovviamente (la cui immortalità è totale, non provvisoria) ma come ombra, e per sfuggire alla sua dissoluzione l'unica possibilità era quella di un impossessamento simile.)
E' chiaramente, ed al di là di ogni ragionevole dubbio, così. Quello che posso confermarti è che con l'età che avanzava e soprattutto le disgrazie che lo colpivano, che aumentavano a dismisura, il Kremmerz resosi conto di non aver realizzato nulla, ma conoscendo bene la magia dei patti oscuri, aveva pensato bene di pararsi il culo rispetto al dissolversi nella seconda morte
- R.Al 2 4/10: Avevo già sentito parlare della pratica della sostituzione delle anime operata del Kremmerz (e su quella linea mi sembra che ci sia almeno 1 magista che ne ha parlato più o meno velatamente, se non ricordo male). Ho una domanda... visto che tecnicamente è possibile (come ha ricordato anche D.) secondo te il Cirone era in grado di farlo? Perchè sebbene sia sufficiente la motivazione non proprio nobile per un moto di disgusto... un altro discorso è che sia riuscito ad avere accesso a certe tecniche e fosse in grado di farlo.
- M.333 4/10: Chi sarebbe "il Cirone"?
- R.Al 2 4/10: Il grosso Ciro (aka Kremmerz)
- C. 4/10: (CITAZIONE: Riavvivo un attimino il topic ponendo una questione a DG. Secondo te quello che si dice sulla Magia Avatarica kremmerziana è vero?)
Grande D. mi hai letti nel pensiero!....... un’ottima domanda che tempo fa volevo anch’io passare a DG perché è sempre stata al centro di grosse discussioni……mai risolte anzi!!!!! Grazie DG per questa nuova e interessante risposta!!!............
(CITAZIONE: Comunque, vi comunico che questo topic ha riscosso un certo successo ed è stato visto da molte persone, credo che in un paio di giorni siano venute a leggerlo almeno un centinaio di persone interessate alla figura del Kremmerz. Il fatto che nessuno si sia iscritto a controbattere è emblematico ed indica sicuramente una certa mancanza di argomenti.)
Il parterr kremmerziano è fatto per molta parte e fatte le dovute eccezioni di persone perbene mma quasi completamente digiune di tutti iretro scena venuti fuori in questa discussione e sono tenuti nel parco/buoi per fare numero contro la concorrenza pendendo dalle labbra dei capi e ricevendo ogni tanto qualche zuccherino i per farli andare avanti e per non fargli scoprire la truffa oppure fargliela scoprire al più tardi possibile!...........dubito molto perciò che si presenteranno interlocutori disposti a fare altre figure di m…e poi darsi a fughe precipitose come ha fatto la signora delle balle!!!...............non gli conviene perché con DG hanno trovato un castiga matti che ne sa molto più di loro, che fanno gli arroganti ed i minacciosi con i deboli ed i vigliacchi con i forti!!!...................l’ho già detto ma lo ripeto, in che squallida fogna di falsità e figuracce finisce l’inganno kremmerziano!!!!.....................
- DG 4/10: (CITAZIONE: (R.Al_2, 4/10/2012, 09:17) - Avevo già sentito parlare della pratica della sostituzione delle anime operata del Kremmerz (e su quella linea mi sembra che ci sia almeno 1 magista che ne ha parlato più o meno velatamente, se non ricordo male). Ho una domanda... visto che tecnicamente è possibile (come ha ricordato anche D.) secondo te il Cirone era in grado di farlo? Perchè sebbene sia sufficiente la motivazione non proprio nobile per un moto di disgusto... un altro discorso è che sia riuscito ad avere accesso a certe tecniche e fosse in grado di farlo.)
Dal punto di vista tecnico l'impossesamento avatarico post mortem, è una sottospecie di quello che viene fatto da vivi, che potrebbe avere qualche somiglianza con il powa dron jug, pratica equivalente con cui si prende una altro corpo piu' giovane in india e tibet, che pero' deve essere rigorosamente appena morto e non piu' vivo, come osservava D. Quest'ultima pratica implica un vero potere yogico molto avanzato e siddhi, che dubito vivamente che Kremmerz possedesse.
Invece la prima pratica, richiamare il corpo lunare di un defunto e metterlo temporaneaente nel corpo di un vivo, rientra in quelle conseguenti al concetto di Arcani Gentileschi del Bocchini.
Si tratta di una operazione di magia eonica detta incorporazione di cui ho esperienza diretta ma relativamente a grandi maestri della antichità che si sono trasformati in eoni e non l'ho mai praticata con il corpo lunare di persone come il Kremmerz che non avevano realizzato niente, perchè sarebbe in tal caso solo necromanzia.
L'incorporazione presuppone che l'ente magistrale prenda temporanemante il corpo della pupilla e quando lo fa ci sono segni inconfutabili, di cui preferisco non parlare in pubblico.
L'operazione che il Kremmerz voleva portare a termine col nipote è una sottospecie di questa operazione, nella sua variante negromantica. Verginelli avrebbe dovuto evocare ritualmente dopo una certa data, che non era stata ancora raggiunta evidentemente, e per diverse lune il corpo lunare del kremmerz, magari mentre il nipote dormiva nella stanza accanto, che si darebbe giorno per giorno fissata per periodi sempre piu' lunghi al corpo della vittima designata vampirizzandola.
Dopo qualche giorno il ragazzo avrebbe mostrato segni di amnesia e cambio di personalità. Quando l'impossessamento sarebbe stato completo il corpo lunare sarebbe stato sostituito del tutto ed quello del Kremmerz rinvigorito gradualmente riavrebbe preso possesso totale del corpo fisico del nipote.
Il legame di sangue consentiva tale attività in modo piu' celere e sicura, per via di certe leggi occulta di cui non sto qui a parlare, ma ben note agli addetti ai lavori.
Quindi per realizzare l'intento del kremmerz non era tanto necessaria uan sua abilità, quanto la capacità operativa rituale da parte di chi sulla terra compiva il rito. Kremmerz aveva scelto Verginelli probabilmente dandogli istruzioni specifiche per questo rito, per via della sua assoluta devozione al kremmerz, che superava di molto quella degli altri furbacchioni dell'Ordine Egizio Osirideo, già citati in altri post.
- C. mistico 4/10: Grazie per questi meravigliosi post. Me li leggo piano piano godendo ad ogni riga che il mio sguardo passa.
- C. 4/10: Grazie DG anche da parte mia della bellissima risposta e comunque a me questa storia della magia avatarica mi sembra un grande schifezza detta chiara e tonda! .......Forse comunque vi interesserà una mail che ebbi nel 2008 su questo argomemto da un noto ex-kremmerziano di cui non faccio nome perché privata………….
“ …….e per quanto concerne la “famigerata” Magia Avatarica, beh, è tutto un altro discorso e capisce da sé che si tratta di un tema assai difficile da affrontare per e-mail. Anche in questo caso, tuttavia, rimango della convinzione che il Kremmerz avrebbe dovuto spiegarsi in modo molto più ampio e dettagliato, per non dare adito a interpretazioni ambigue o controverse, come infatti è accaduto. Pensi che lo stesso nipote del Kremmerz, Ciro Pugliese, affermava criticamente – non pubblicamente ma non solo con me, ovviamente – che lo scopo della Myriam era precisamente quello di usufruire di una potente batteria di singole pile unite in catena, per ottenere l’energia necessaria in questa specifica operazione, costituita dalla “sostituzione” (uccisione?...) di un’anima con un’altra, eufemisticamente definita “sacrificio di un corpo lunare”! E non mi sogno nemmeno di raccontarLe particolari raccapriccianti di detta “operazione”. Sinceramente comunque l’argomento – pur volendo attribuirgli, senza concedergli, a mio avviso, una pur minima credibilità in termini oggettivi – non mi è mai interessato né intendo approfondirlo oltre…….”
- R.Al 2 4/10: (CITAZIONE: che lo scopo della Myriam era precisamente quello di usufruire di una potente batteria di singole pile unite in catena, per ottenere l’energia necessaria in questa specifica operazione, costituita dalla “sostituzione” (uccisione?...) di un’anima con un’altra, eufemisticamente definita “sacrificio di un corpo lunare”!)
Toh! Che strano, un ordine che si basa sul voltaggio della carne da macello per uno scopo "interno". Che novità
- V. 4/10: Buonasera. Complimenti per la discussione, tanto feroce (a tratti) quanto interessante.
Condivido, in linea di massima, l'impostazione di Dorje e Gabbana, per quanto nutra un certo rispetto tanto per Kremmerz quanto, e ancor più, per i suoi Maestri (o presunti tali). Altrove in questo forum, se ben ricordo, ho già espresso la mia opinione (perchè di questo si tratta, non avendo mai avuto a che fare né con la Miriam né coi molteplici "O.E." in circolazione) circa la storia del Nodo di Napoli e della Miriam, per cui non ci tornerò su in questa sede. Condivisibili, a mio avviso, sono diverse affermazioni di D&G (vero quanto afferma sulla CEUR e i 25 milioni, vera la profanazione gesuitica del '16 - ma a me è stato riferito anche di una profanazione antecedente, del 1904 o 1906, se non ricordo male -, vero, purtroppo, l'epilogo saibabiano di certe personalità), altre un po' meno, ma lui ne sa certamente più di me perchè, ripeto, quello ivi trattato non è il mio ambiente di riferimento. Volevo solo rilevare che operazioni come quella della Agape/Prometeo non saranno mai abbastanza stigmatizzate, come giustamente fatto in questa discussione.
In ordine alla lettera di Erim c'è una cosa che vorrei domandare a Dorje e Gabbana, che mi pare parecchio addentro al discorso - s'intende, come 'persona informata dei fatti' . Massimo Scaligero (ma non solo lui, a quanto mi consta) ebbe a dire, in una sua conferenza peraltro disponibile in rete, che Erim e Kremmerz condivisero una parte del percorso iniziatico alle dipendenze del Marchese di Castelluccio. Gli consta? O è l'ennesima leggenda metropolitana?
Un saluto a voi tutti.
- C. 4/10: (CITAZIONE: Toh! Che strano, un ordine che si basa sul voltaggio della carne da macello per uno scopo "interno". Che novità)
................non potevi trovare parole più appropriate R.!!!...........................
- DG 4/10: (CITAZIONE: Pensi che lo stesso nipote del Kremmerz, Ciro Pugliese, affermava criticamente – non pubblicamente ma non solo con me, ovviamente – che lo scopo della Myriam era precisamente quello di usufruire di una potente batteria di singole pile unite in catena, per ottenere l’energia necessaria in questa specifica operazione, costituita dalla “sostituzione” (uccisione?...) di un’anima con un’altra, eufemisticamente definita “sacrificio di un corpo lunare”! E non mi sogno nemmeno di raccontarLe particolari raccapriccianti di detta “operazione”. Sinceramente comunque l’argomento – pur volendo attribuirgli, senza concedergli, a mio avviso, una pur minima credibilità in termini oggettivi – non mi è mai interessato né intendo approfondirlo oltre…….”)
Brava C.! Erano giorni che volevo parlare del Buon Ciro Pugliese, il fratello più saggio dell'altro nipote del Kremmerz coinvolto nel processo del mago che truffò il Ricciardelli, e nell'affair magia avatarica.
Però attendevo che qualcuno mi chiedesse, visto chemi son posto come regola quella di rispondere esclusivamente alle domande e non aggiungere nulla in piu', anche se avrei da dire molte su diversi risvolti passati in secondo piano.
Ciro Pugliese si contraddistinse sempre per sagacia e studio delle dottrine operative del nonno, di cui poteva essere valido ermeneuta, perchè era a conoscenza di molti retroscena di cui i non familiari del Kremmerz tutto ignoravano.
Ciro Pugliese, sapeva bene, in virtu' del legami di sangue strettissimi con nonno Kremmerz che il nonno aveva fondato la myriam solo per due scopi:
1) Per avere un vasto bacino di clienti fidelizzati a cui vendere a carissimo prezzo il prodotto "Ordine Egizio Osirideo" a suon di sterline d'oro , come si è già scritto e detto ampiamente.
2) Ma lo scopo forse piu' immediato era quello di avere una batteria o catena fluidica di anime oranti che lo vedevano come sole e capocatena da adorare, da vampirizzare sistematicamente energeticamente, allo scopo di vendere la loro energia a demoni, che lui faceva passare per geni, in cambio di favori come vincite al lotto, alla roulette, e discepoli ricchi da spennare che si avvicinassero prima alla Myrima e poi all'aordine egizio.
Ma il risvolto piu' oscura di questa faccenda è che Kremmerz accorgendosi fin da subito che il famoso Ibis alchimico o seprando mercuriale non lo avrebbe realizzato mai nè lui ne i suoi discepoli, nonostante ci avesse provato con tutte le tecniche possibili che cambiava ogni 2-3 anni (prima gli arcani gentileschi del Bocchini, poi la tradizione degli arcana arcanorum in cui la magia eonica si univa agli arcani gentileschi, poi le tecniche della HBL ecc ecc).
Allora , verso la fine del diciannovesimo secolo, risolse ben presto il problema volando molto basso e puntando tutto sulla famos aimmortalità orizzontale o magia avatarica. Per questo trovava facile contattare attraverso mezzi magici enti inferi che lo appoggiavano in questo tipo di pratica, promettendogli che lo avrebbero aiutato a realizzarla se avesse accettato qualche sacrificio......lo stesso sacrificio del figlio maschio che pagarono tutti i capi dell'ordine Egizio, ed in piu' se avesse dato loro accesso alle anime di ignari discepoli.
Cosa c'era di meglio allora di attrarre centinaia di persone attraverso articoli su riviste, inserzioni pubblicitarie sulle riviste della teosofia promettendo loro lo sviluppo dell'essere occulto, e la terapeutica, basata sull'amore disinteressato per il prossimo, mentre di fatto li legava ad enti oscuri di segno involutivo?
Gli ingenui ci cascavano e per questo il kremmerz è potuto vivere ricco fino alla morte. Per poi pagare ovviamente il conto alla fine con tanto di interessi del 10.000%
Che sia lo stesso nipote del kremmerz Ciro Pugliese a parlare delle stesse cose di cui ho sempre parlato io, sulla vera funzione della myriam, non mi stupisce e gli rendo quindi onore per l'onestà intellettuale dimostrata.