A cura di Orpheus

I documenti che seguono, certificano al di là di ogni dubbio l’appartenenza di Giuliano Kremmerz, assieme a Pietro Bornia, all’Ordine Martinista di Papus. Da tempo si conoscevano testimonianze documentali precise in merito, che confermavano quella che per molti anni è stata una più che verosimile ipotesi, già formulata per altro da vari studiosi – vedi tra l’altro nella sezione articoli di questo sito: L’appartenenza di Kremmerz al Martinismo, di Syras, dal quale traiamo le seguenti notizie:

“Riteniamo interessante riportare integralmente la seguente nota esplicativa, aggiunta alla riproduzione fotografica di un importante documento originale dell’Archivio Papus e inserita, a pag. 63, nella seconda edizione dell’opera “Il Sole Arcano” di P.L.Pierini R., Ed. Rebis, 2011.

Uno dei particolari interessanti di questo eccezionale documento, che conferma l’appartenenza di Kremmerz all’Ordine Martinista, lasciando aperta quindi tutta una serie di ulteriori e importanti punti di domanda, consiste nell’indirizzo che gli viene attribuito, e cioè via Principessa Elena 17, Napoli, corrispondente quindi agli anni in cui lo stesso abitava nel capoluogo campano, fra la fine dell’800 ed i primi ‘900, in pieno periodo di attività divulgativa, con il Mondo Secreto, la sua scuola magica ecc. La qual cosa lascia supporre, o meglio chiarisce e conferma, che in quegli anni, e nei precedenti, Kremmerz doveva necessariamente avere soggiornato a lungo e coltivato in Francia contatti ovviamente non sporadici con logge martiniste dello stesso paese, in un periodo estremamente attivo e gravido di fermenti, in cui il Martinismo, con Papus ed altri esponenti di spicco in prima linea, rappresentava il crocevia ed il fulcro di numerose correnti iniziatiche, alle quali è facile ipotizzare sia appartenuto ed abbia attinto l’ermetista porticese.

‘Da più parti si è affermato che il Kremmerz, al di là del misterioso e controverso “Ordine Egizio”, fosse affiliato ad altri organismi iniziatici, tra i quali l’Hermetic Brotherhood of Luxor, l’Ordine Eudiaco e l’Ordine Martinista. Per quanto attiene ai primi due, non abbiamo ancora, al momento, elementi probanti definitivi che possano confermarlo, anche se riscontriamo sostanziali identità in buona parte delle rispettive pratiche interne.

Per quanto invece si riferisce al Martinismo, disponiamo, tra l’altro, dei seguenti dati eloquenti: nel numero di agosto 1897 della rivista Nova Lux di Roma, al Kremmerz viene attribuita, testualmente, la qualifica di Superiore Incognito Martinista, mentre la rivista O’Thanatos, organo ufficiale dell’Ordine Martinista (ristampata integralmente dalle Ed.Rebis), inaugura il primo fascicolo del gennaio 1923 con una introduzione del Kremmerz (che figura significativamente come primo nome nella Redazione e in altro fascicolo è definito Maestro), proseguendo con altri suoi articoli ai quali viene dato massimo risalto. Crediamo non ci sia bisogno di porre in evidenza gli stretti legami intercorrenti tra Martinismo e Massoneria; a questo proposito, vorremmo peraltro sottolineare che nella importante Circolare datata 30 dicembre 1909, Domenico Lombardi (Benno), Segretario della Fratellanza di Miriam, tra l’altro, scrive chiaramente: ()Vengono esclusi da questa incompatibilità [con l’iniziazione interna – ndr] tutti i discepoli iscritti con qualsiasi grado al GrOrEg, sotto la cui alta dipendenza la nostra scuola isiaca è posta, o quei fratelli che siano iscritti a logge di Rito Misraim di Napoli, qualora ne facciano domanda, possono continuare a partecipare ai lavori massonici e operatorii magici che sono propri di quel rito, anzi quelli che in dette logge hanno conseguito gradi elevati, possono essere tenuti nella considerazione che loro compete per le potenzialità raggiunte.

Dalle immagini inedite - fedele riproduzione di documenti provenienti dal Fondo Papus di Lione - pubblicate per la prima volta in questa pagina, oltre a varie altre notizie interessanti, abbiamo la conferma incontrovertibile dell’appartenenza del Kremmerz all’Ordine Martinista. In particolare, è possibile notare che allo stesso è attribuita la qualifica di ‘Delegato speciale’ e responsabile dell’Ordine per la Campania (stessa qualifica per Pietro Bornia, responsabile per Marche e Abruzzi). Dobbiamo aggiungere che, in effetti, i martinisti hanno sempre considerato storicamente il Kremmerz un ‘Fratello Martinista’, mentre alcune fazioni postkremmerziane hanno sempre voluto negare questa ormai chiara realtà.’ [Del resto non è la prima volta che in ambito postkremmerziano alcuni arrivano a negare l’evidenza – NdC]

 

Possiamo inoltre aggiungere, ad ulteriore conferma, i dati che seguono, di significativa importanza: nel 1895, un anno prima dell’uscita del primo fascicolo introduttivo del “Mondo Secreto” di Kremmerz, la rivista diretta da Papus L’Initiation, organo ufficiale del Martinismo, pubblicava un articolo di Pietro Bornia dal titolo: Clous gnostiques (fascicolo del novembre 1895), firmato con il grado di Superiore Incognito martinista.

Nel libro Papus – la Belle époque de l'occultisme (Paris, 1995), gli autori M. S. André e C. Beaufilsnel affermano che nel marzo 1899, un mese prima che il Bornia aderisse alla Fratellanza di Myriam, gli fu rilasciata una patente d'onore dal Supremo Consiglio dell'Ordine Martinista.

Nel dicembre 1898, sempre sulla rivista L'Initiation appare un articolo di Kremmerz dal titolo La Vie dans les rêves (originariamente pubblicato sul numero di settembre 1898 de Il Mondo Secreto (cfr. Il Mondo Secreto 1896-1897-1898-1899, Ed. Rebis, 1982, vol. I, pp. 477-450], seguito a breve distanza dall’articolo Discours Martiniste, scritto dal kremmerziano Giacomo Catinella (1876-1943, autore di vari interessanti scritti e traduzioni, tra i quali Le Favole egizie e Greche del Pernety), evidentemente anch’egli affiliato all’Ordine Martinista.

Ricordiamo che Pietro Bornia (Roma, 1861-1934), autore e traduttore tra i più prolifici e interessanti del panorama ermetico-occultistico italiano, fu tra i primissimi e più attivi collaboratori del Mondo Secreto e del Commentarium e nello stesso periodo curò traduzione e pubblicazione de “Il Guardiano della Soglia” e de “L’Alchimia, sommario storico” del Castellot (1900) nella collana diretta da Kremmerz per Detken-Rocholl di Napoli, cui seguirono, fra l’altro, l’interessante studio sulla Porta magica di Roma (1915), pubblicato su Luce e Ombra, e la traduzione per l’Atanòr de “I primi elementi di occultismo” (1923) di Bricaud, vescovo della Chiesa Gnostica Univerale e dal 1914 capo del Martinismo. Pur rappresentando uno dei pochissimi kremmerziani distintisi per capacità e doti personali in ambito ermetico e letterario, Bornia è sempre stato considerato in quest’ambiente, a torto, un personaggio “di serie b”, privo di particolari meriti o “titoli iniziatici”, il che contrasta apertamente con la sua storia, il suo impegno e i riconoscimenti oggettivi ricevuti in organismi esoterici europei di prim’ordine. Non molto nota ad esempio la sua appartenenza  al gruppo dirigente, in veste di delegato per l’Italia, dell'Union Idealiste Universelle, organismo internazionale fondato da Papus nel 1897 al quale aderirono circa 30.000 intellettuali di ogni paese. Affiliato alla Fratellanza di Myriam dal 1899 per i preesistenti legami di amicizia col Kremmerz, nel 1911 riceve l’anello di anziano e diviene in seguito preside dell’Accademia Vergiliana di Roma. Nel 1921 verrà defenestrato, per motivi mai interamente chiariti, dal giovane G. Bonabitacola per “ordine” di Kremmerz stesso, passando temporaneamente al ruolo di “segretario”, per poi dimettersi l’anno successivo. Prima di quest’episodio controverso, Kremmerz ebbe a scrivere di lui: “precedenti scritti del sig. Pietro Bornia (de la cui collaborazione nel Mondo Segreto prima, e nel Commentarium dopo vado orgoglioso) hanno mostrato al lettore di quale spirito sintetico di volgarizzazione sia ricca la sua penna" (Commentarium, luglio 1910).   

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Nel primo documento (Archivio Rebis) del 10/12/’97 (1897) Fulgenzio Bruni informa il “carissimo P.” che “Tra giorni il Dr. Kremmerz riprenderà la pubblicazione del Mondo Secreto”.

(Di Fulgenzio Bruni, superiore incognito libero iniziatore dell’Ordine Martinista, scrive Kremmerz sul Mondo Secreto nel febbraio 1998:

In questi ultimi anni in Italia è cominciato e diffondersi il Martinismo, cui il signor Fulgenzio Bruni ha prestato e presta tutta la sua cooperazione di fratello e di propagandista. Della storia del martinismo e della sua propaganda al metodo, abbiamo pregato qualcuno dei nostri amici di Francia di scriverne per il nostro periodico, e appena sarà possibile la pubblicheremo; per ora basta ricordare che il Martinismo fa capo ai fratelli Cohen di Martinez-Pasquallys del secolo scorso e che sotto la direzione illuminata del Dott. Encausse pare destinata a ricondurre la Massoneria alla fonte iniziatica e dotta primitiva, prescindendo dalle opinioni personali dei Massoni che vogliono l’abolizione del simbolo.

Basta questo ideale di verità e di luce per fare del Martinismo non una setta ma una società, ideale pel bene e per la libertà, e chi a questo ideale non volesse inchinarsi sarebbe in mala fede.

Ecco perché i nostri lettori vedranno che nelle nostre pagine ricorrerà spesso sincera la propaganda per l'ordine altamente scientifico e liberale.)

Nel secondo documento (Archivio Rebis) della Delegazione Generale del Supremo Consiglio dell’Ordine Martinista

Si legge che “logge e gruppi martinisti sono in via di formazione a Napoli sotto l’impulso del Dr. Kremmerz”, seguito significativamente dal simbolo di appartenenza al martinismo (ved. particolare).

Nel terzo documento (Archivio Rebis), sempre della Delegazione Generale del Supremo Consiglio dell’Ordine Martinista (Italia del Nord), sono chiaramente indicati quali Delegati Speciali, Pietro Bornia per Marche e Abruzzi, e Giuliano Kremmerz per la Campania (ribadito in un ulteriore documento). 

 

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