La Scienza dell’Hermes

Simboli e Segreti Iniziatici

Ed. Spazio Interiore

Si è svolta con successo ieri, 8 marzo 2016, presso la Libreria Aseq di Roma, la presentazione dell’importante opera di Stefano Mayorca “La Scienza dell’Hermes”, l’ultimo bestseller letterario del noto e apprezzato scrittore. Il folto pubblico presente nella sala-conferenze ha seguito con particolare interesse l’intervento introduttivo dell’Autore, al quale sono stati rivolti, in conclusione, entusiastici apprezzamenti.

 

“Seguendo il crescere e decrescere della Luna (Iside) si giunge allo stato oscuro (Nigredo alchimica), che esterna la morte rituale e la scomparsa della materia pesante o animalesca, il metallo volgare con cui veniva rappresentata la natura inferiore dell’iniziando. La discesa nelle regioni infere, che anticamente era la via primaria per la rinascita magico-alchimica, racchiude importanti connotazioni a carattere misterico intimamente correlate con la Grande Madre e il culto isideo (magia delle forme). Lo stesso Pitagora, il divino maestro, insegnava ai suoi discepoli all’interno di una caverna, a significare il contatto con la zona infera, l’utero primigenio al quale era necessario riunirsi. 

La morte simbolica, ma realmente trasmutante, rappresenta da sempre la discesa nei regni oscuri del sottosuolo, o per meglio dire nella nostra interiorità. Solo penetrando nell’abisso primordiale, dove lo spirito viene messo alla prova, è possibile in un secondo tempo risalire verso la luce solare. Dopo il contatto con la parte lunare (fredda e umida, il cui colore è rosso organicamente e argenteo simbolicamente), il percorso verso l’alto deve conseguire il contatto con il Sole (caldo e secco: seme fruttificante), al fine di congiungere i contrari (Yin e Yang). I Misteri isidei (magia lunare-formativa) racchiudono un corpus teologico, in parte mutuato dagli insegnamenti dei filosofi greci, in particolare di Platone, che conferiscono al culto una visione più ampia per ciò che concerne la filosofia ermetica-alchimica. Sotto questo aspetto rinveniamo la concezione unitaria, tante volte espressa dal grande iniziato alla dottrina isidea, Lucio Apuleio, nel suo Asino d’Oro, per mezzo di intelligenti metafore. Iside, quindi, si identifica anche con la Maria dei cristiani (Immacolata Concezione o anima), sottoforma di pratiche finalizzate a sviluppare nel sapiente la propria parte complementare, l’amante invisibile che è latente in ciascun essere umano evoluto. Tale processo, conosciuto anche come unione sacra, in Oriente è in commistione con la via tantrica. Attraverso questa tecnica, la parte femminea e quella mascolina si ridestano per completare l’essere e giungere così alla monade. Ma di questo parleremo più avanti. L’essere sempre si rinnovella, si riproduce all’infinito e non conosce il finito. Ora il processo è attivo e dinamizzato nella sua perfetta sintonia con il Tutto, vero Maestro e sapiente illuminato che mostra il sentiero del magico incanto.”

 

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