Il "Divino" e il "Sacro" nell'epoca arcaica della storia romana - Uno Editore, pp. 160.

"Quando gli accademici si liberano dai condizionamenti di una tradizione culturale che ci ha soggiogati si aprono voragini che costringono a riscrivere la storia, si scopre allora che il mondo classico non è quello che ci hanno raccontato e che gli antichi nostri progenitori ci hanno lasciato il ricordo di vicende concrete riguardanti l'intero pianeta: Roma, India e Medioriente... storie che hanno la stessa straordinaria origine e gli stessi attori."
Mauro Biglino

 

Attraverso un accurato e pervasivo ricorso alle fonti e uno sguardo esteso entro un orizzonte comparatistico assai ampio, questo saggio propone una lettura in gran parte inedita dell’arcaismo romano, di cui viene colta la straordinaria complessità, offrendo informazioni preziose attraverso le quali, fuori da ogni sistemazione ideologica e teologica preconcetta, l’autentica indole religiosa di Roma antica emerge con una limpidezza spesso disarmante.

Un avvincente viaggio fra le testimonianze del culto romano destinato a mettere in discussione alcune delle più consolidate certezze sulla materia.

In questo libro scoprirai: Cos’è la religione di Roma arcaica? Che caratteristiche hanno gli dèi venerati dai Romani nei primi due secoli e mezzo della storia dell’Urbe? Quale percezione del “divino” e del “sacro” caratterizza questa antica civiltà?

Indice del testo:


Prefazione di Mauro Biglino
Introduzione

1 Gli dèi e la civitas

La civitas come orizzonte comune di uomini e dèi

La religio romana

Tra conservazione e innovazione: il pantheon romano

Modalità dell'interazione fra uomini e dèi: i sacra e gli auspicia

Costanti nello spirito religioso romano

2 Dèi senza teologia: fenomenologia e natura delle antiche divinità romane

Natura "personale" delle antiche divinità romane

Dèi senza storia e senza volto: assenza di mitologia e aniconismo nella religione romana arcaica

Gli dèi del primitivo pantheon romano

Una societas divina organizzata e gerarchica

Dèi senza volto? Tracce di una possibile fisionomia divina nell'onomastica tradizionale romana

3 La concezione romana del sacro

La semantica di sacer attraverso

l'etimologia e lo studio delle fonti

L'azione cultuale (i sacra), i suoi attori e le sue condizioni

Il sacrificium come fulcro dell'intero apparato cultuale

Aspetti esoterici della religio romana arcaica

Uno sguardo d'insieme (e di sintesi) al culto di Roma antica

4 La religione di Roma antica in prospettiva comparatistica

5 Una conclusione (?)

Riferimenti abbreviati agli autori e ai testi classici

Bibliografia essenziale

 

 

Gian Matteo Corrias è nato a Oristano nel 1977. Dopo aver conseguito nel 2002 la laurea in Filologia Umanistica all'Università degli Studi di Firenze, si è addottorato nel 2006 in «Civiltà dell'Umanesimo e del Rinascimento» presso la stessa Università con una tesi sulle Raudensiane note di Lorenzo Valla.

Da settembre 2004 a giugno 2005 ha seguito il corso di «Litterature Néolatine» tenuto dalla professoressa P. Galand-Hallyn all'Ècole Pratique des Hautes Etudes di Parigi.

Autore di numerose pubblicazioni di ambito storico e filologico, collabora stabilmente con la rivista oristanese «Monti Prama».

 

Categoria: