Nutrimento e dinamismo fisio-psichico – L’alimento sottile delle idee – l’Aura
(Prima parte)
Principis obsta
(Ovidio)
Come la Natura Unica evolve nei regni minerale, vegetale ed animale, come la Materia-Unica si manifesta negli stati solido, liquido e gassoso, così l’Intelligenza Unica si irradia dalla mente dell’uomo, secondo esponenti che vanno dai gravi, ai leggeri e agli evanescenti: attenuazioni successive del peso specifico mentale, che avvicina da un polo all’animale e dall’altro ai divini.
I gravi estrinsecano la loro attività sul piano più grossolano della vita, mentre i leggeri se ne distaccano per opere d’ingegno e gli evanescenti per connubio ineffabile con le forze pure.
Ciò perché i primi sviluppano MAGGIORMENTE dinamismo fisico, i secondi dinamismo psico-fisico, ed i terzi dinamismo fisio-psichico.
Tali estrinsecazioni e sviluppi di energia prendono radice da un complesso di fattori, tra cui importantissimo il fattore “nutrizione”, perché nutrizione è trasformazione di energia statica in energia dinamica e l’energia varia a seconda dei fattori che hanno concorso a provocare lo sviluppo e la manifestazione.
Donde, abbiamo, fra l’altro, energia meccanica, magnetica, umana, divina ecc.: tutte forme dell’Energia-Unica, differenziare dallo specifico alimento di sviluppo.
Né bisogna restringere il significato del vocabolo “alimento” a quello del pasto quotidiano, e neppure quello di “nutrizione” alla funzione organica dello stomaco e degli intestini, giacché il vapore – ad esempio – si alimenta col fuoco, donde lo sviluppo di energia meccanica, come l’amore si alimenta di incantesimi, donde lo sviluppo di energia magnetica, i dinamismi atletici si alimentano di specifici allenamenti, ed un’idea può nutrirci più di una cotoletta alla milanese.
Premesso ciò, con invito a cogliere le analogie dei vocaboli e dei fenomeni, osserviamo che nell’uomo la nutrizione si traduce in energia fisica e mentale, con MAGGIORE sviluppo dell’una o dell’altra a seconda dello specifico alimento che ne sta alla base; alimento tanto specifico, che può essere indicato in alcuni casi e controindicato in altri.
Un facchino – ad esempio – che deve erogare energia fisica ai suoi muscoli, dovrà nutrirsi di bistecche, mentre un filosofo, che si dinamizza nel campo mentale, ne trarrebbe appesantimento ed ottenebramento tali da interferire sulla sua lucidità speculativa.
In ogni essere vivente si celano vari dinamismi, ciascuno paragonabile ad un seme e, pertanto, sviluppabile da specifici alimenti, perché ogni seme richiede apposito elemento di sviluppo, come è chiaro dal fatto che i semi vegetali hanno bisogno di terreno, mentre quelli animali ed umani di ben altro assorbimento nutritizio.
E non esiste possibilità alcuna di vita, e cioè di energia, senza funzioni nutritive e di ricambio, che vanno – sul piano analogico – dall’assorbimento di sostanze gravi, fino alle tenuissime, per quelle forme di vita che si reggono appena sul vampirismo.
Tutto ciò che ha vita si nutre ed eroga energia: energia che va considerata come il suo spirito vitale, o aura, o irradiazione.
Anche gli dei, che sono le idee, si nutrono e sviluppano dinamismi, ma il loro nutrimento è di natura così sottile, che forse per questo, e non per l’olfatto degli officianti, nei culti e nelle cerimonie si bruciano incensi e profumi.
Il nutrimento delle idee è un effluvio, variabile secondo la natura particolare dell’idea stessa e del dinamismo che se ne sviluppa, il quale ne costituisce l’aura.
Per intendere bene cosa sia quest’aura dinamica, basti pensare che in un Tempio, tra ceri, profumi, suoni e sussurri di preci, si avverte uno spirito o aura particolare, che desta individuabili disposizioni alla preghiera e agli stati devozionali e può giungere fino ad effetti fisici probanti e così di seguito.
Tutto dipende, dunque, per la generazione di dinamismi specifici, da semi e nutrimenti appropriati.
E come l’amore, quando non è la bestia che va in fregola, si effonde quale aura in espansione, si nutre, sviluppa e dinamizza, fino a raggiungere gli amanti, in maniera che ciascuno avverte in sé la presenza dell’altro, nella propria mente e nel proprio cuore, così ogni ideale o idea si dinamizza ed espande, per effetto di un effluvio contagioso che investe i partecipi, per concordanza ed omologia di vibrazioni, fino a tradursi sul piano operante.