A cura di Orpheus

Mio caro, deliberatamente non ti chiamo discepolo perché desidero che tu non ti senta discepolo di alcuno, salvo della tua ansia di capire e di progredire. Ti ho già parlato del bene, ma non mi stancherò mai di rammentarti che non devi cercare nulla al di fuori di te. Esso è figlio dei tuoi pensieri e non farai mai, nel corso della tua vita, un'azione di bene che compensi la mancanza di uno slancio spontaneo, di uno stato di limpidezza interiore, di un fremito di gioia.  Ecco cos'è il bene. Gioia di vivere, ricerca di un'armonia, in te e fuori di te. Coscienza di rinserrare, per un arcano a te sconosciuto la fiamma della vita che è parte del Fuoco Universale, cioè il comburente nel quale gli elementi inferiori, terra, acqua e aria, si confondono in un processo di sublimazione.

Nel mentre questi elementi inferiori sono in uno stato di moto continuo, nel loro continuo divenire trasformativo, processione di modalità dell'esistente verso l'Assoluto, l'Assoluto stesso, invece, il Fuoco eterno, l'Essenza Unica, indefinibile per sua struttura intrinseca È.

Nulla toglie o aggiunge a se stesso. Si direbbe (impropriamente) che trovasi in stasi perenne se non possedesse l'attitudine ad erogare luce e calore, fonti di vita. Quella tale corrente elettromagnetica che induce gli elementi inferiori costituenti il quaternario umano (e non solo umano) a confondersi, attraverso processi evolutivi sempre più selettivi ed al rientro nella dimensione ignea, possiamo definirla BENE. La rimonta dell'Adamo Kadmon per la riconquista del paradiso perduto o Eden Zodiacale (mediante la progressiva combustione delle singole animalità raffiguranti lo zodiaco), questo è BENE. Il sole che nella sua immobile potenzialità produce vita nell'universo spandendo energia perenne, indifferente agli effetti che il sua calore produce sia uccidendo di sete nel deserto o fecondando la natura in Ariete, questo è BENE. Confondersi con la natura,assorbire gli umori vivifici, sintonizzarsi sugli stessi ritmi di crescita, questo è il BENE. Il BENE è tutto ciò che avvia il tuo simile e te stesso secondo le finalità delle Cause Prime e della Mente Divina. BENE è soprattutto altruismo.

Il magnete del BENE nasce, cresce e si nutre in noi. Diventa carne, fatto, fibra del nostro corpo e della nostra mente. È rinnovatore e propulsore, generatore e trasformatore. Le buone parole e le buone opere diventeranno figlie legittime dei  buoni pensieri. Diversamente sarebbero manifestazioni di carità pelosa partorite da bacchettoni fatebenefratelli.

Occorre che tu mi intenda onde riconoscere a prima vista la strada giusta da percorrere. Tutte le religioni ti hanno prescritto azioni di carità spiccia, comandamenti analitici su ciò che devi fare o non fare (vedi Tavole di Mosè), e ciò al solo scopo di scozzonare la tua pietra e stampare nel tuo inconscio un'abitudine di vita che, nel tempo, produrrà i suoi effetti, ma tu rammenta che nella radice della parola "carità" c'è "caro", cioè "carne" e ogni azione di bene, per la bipolarità del magnete, produce un'impronta in chi la esprime. Ma la via indicata nelle religioni è la più lunga, mentre io, tentando di inculcarti questi principi, ti addito il cammino più breve.

Impara a riconoscere il BENE per istinto e non per ragionamento, impara a percepire gli effluvi benefici che esalano da quest'istinto, a cibartene, a fartene una regola di vita e vivrai in pace con te stesso e sarai vicino, più di quanto tu non creda, alla natura e al Dio di cui possiedi, nel tuo occulto, il Principio Attivo ("Pater noster qui es in coelum", cioè nella tua parte celata).

Scrive il Kremmerz, con un linguaggio mistico solo in apparenza: "L'uomo di bene deve avere sempre il cuore spoglio dalle basse passioni umane, essere mondo dall'odio, l’occhio senza invidia, la bocca senza malvagità, la mente senza menzogna. Se questo pratichi, Dio è con te e l'Albero della Vita ti porge i suoi rami e tu mangerai i suoi frutti e perfezionerai te stesso. Se così non sei preparato, ogni frutto dell'Albero della Scienza sarà velenoso ed amaro e tu getterai tante lacrime per quanto maggiore è il tuo ardimento, e se insisti avrai firmato la tua eterna condanna nella eterna dissoluzione di spirito e di carne”.

Ogni ulteriore approccio a Scienze Unitive, trasformative e transustanziali che non parta da basi di BENE devi considerarlo improduttivo e pericoloso.

Non dimenticare che il BENE e il MALE hanno la stessa matrice perché provengono dalla stessa fonte energetica. Le direzioni sono però opposte, opposte le finalità, l'una evolutiva, l'altra involutiva. E non dimenticare che anche lo stesso Kremmerz, quando nell’ "Avviamento" ti indica graficamente il crescente lunare positivo o quello passivo, ti dice che nel "positivo" si ha la chiave di Iside o Immacolata Cancezione, mentre nel "passivo" si ha la formula della corruzione o Proserpina. E ti dice, anche, rivolgendosi a chi tenta quei tali approcci di cui dicevamo prima, che il libero arbitrio umano sta, nella scelta (scelta che può essere anche inconsapevole, cioè per mancanza di preparazione animica) ma in magia operante, fatta la scelta, bisogna subirne le conseguenze. (Salmo 138: "Si ad ascendero in coelum, tu illic es, si descendero in infernum, ades...").

Spero che tu mi intenda. Se i tempi saranno maturi ti scriverò ancora per parlarti dell'Amore.

MICHAEL

(Graziano Curci) 

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