LA TRADIZIONE HERMETICA

Giuliano Kremmerz e la Schola Italica

SITO INDIPENDENTE DEDICATO ALLA RICERCA E ALLA CONOSCENZA DISINTERESSATE DELLA VERITA' INIZIATICA

LA TRADIZIONE HERMETICA

Pan è morto e noi l'abbiamo ucciso! di R. Tennenini - Parte seconda

Visite: 2405

L’anno domini rappresenta l’inizio del Cristianesimo come effetto della “morte di Pan“, di cui abbiamo
parlato nella prima parte della nostra analisi, in cui la superstizione sostenuta dai laici – peculiarità del cristianesimo, del credente non praticante –, andrà di pari passo con il “laico” politico (che non fa politica) e con gli atei, i quali hanno preso il sopravvento sul Fato  che era sostanziato dai sacerdoti e credenti. 

Leggi tutto: Pan è morto e noi l'abbiamo ucciso! di R. Tennenini - Parte seconda

Pan è morto e noi l'abbiamo ucciso! di Riccardo Tennenini

Visite: 2233

I riti delfici si differenziavano da quelli di Eleusi, i quali erano vincolati al mistero, avevano una portata pubblica: infatti, Plutarco, che fu un sacerdote di Apollo del tempio di Delfi, ci svela nei suoi scritti come si svolgevano le funzioni mantiche. La seduta aveva luogo il settimo giorno di ogni mese, eccetto dei tre mesi invernali, nei quali al posto di Apollo subentrava Dionisio. Anticamente veniva interrogato solo una volta l’anno il 7 del mese di Bisio (marzo\aprile).Dopo l’offerta o dono si accettava la presenza propizia del Dio e si era introdotti nel Tempio, diviso in due parti: la prima chiamata adyton ossia il sacrario oracolare, sotterraneo all’interno del tempio, dove era presente solo la Pizia che dava i suoi responsi; la seconda, dove c’era una statua d’oro di Apollo e un sepolcro di Dioniso. 

Leggi tutto: Pan è morto e noi l'abbiamo ucciso! di Riccardo Tennenini

Tra la squadra e il compasso, di René Guénon

Visite: 2782

Un punto che dà luogo a un accostamento particolarmente notevole tra la tradizione estremo-orientale e le tradizioni iniziatiche occidentali, è quello che concerne il simbolismo del compasso e della squadra: questi, come abbiamo già indicato, corrispondono manifestamente al cerchio e al quadrato [1], ossia alle figure geometriche che rappresentano rispettivamente il Cielo e la Terra [2]. Nel simbolismo massonico, conformemente a questa corrispondenza, il compasso è normalmente posto in alto e la squadra in basso [3]; tra i due è raffigurata generalmente la Stella fiammeggiante, che è un simbolo dell’Uomo [4] e più precisamente dell’“uomo rigenerato” [5], e che completa così la rappresentazione della Grande Triade*. 

Leggi tutto: Tra la squadra e il compasso, di René Guénon

Esame dei Versi d'Oro di Pitagora, di Fabre d'Olivet

Visite: 2218

(12) E quanto ai mali che comporta il Destino
Giudicali per quel che sono; sopportali; e cerca,
Per quanto lo potrai, di mitigarne i tratti.
Gli dei non hanno abbandonato i saggi ai più crudeli.

Ho detto che Pitagora ammetteva due agenti delle azioni umane, la potenza della Volontà e la necessità del Destino, e che li sottometteva l’uno e l’altro a una legge fondamentale chiamata la Provvidenza, dalla quale emanavano ugualmente. Il primo di questi agenti era libero, e il secondo costretto: di modo che l’uomo si trovava posto entro due nature opposte, ma non contrarie, indifferentemente buone o malvagie, secondo l’uso che sapeva farne. 

Leggi tutto: Esame dei Versi d'Oro di Pitagora, di Fabre d'Olivet