Lo stato magnetico che sottende ai processi inconsci, volti a mettere in moto i meccanismi deputati alla trasmutazione interna, è simile ad un’opera alchimica. Opera capace di sovvertire gli squilibri generati dalla personalità profana o stato materico inferiore. Questa condizione legata ad una naturale negatività, sottende a quegli strati involuti che compongono la struttura eterica dell’uomo che non ha ancora raggiunto uno stato superiore. Nell’Induismo e in altre forme mistiche e religiose orientali, tale mutazione dell’essere è chiamata Nirvana. Si tratta del raggiungimento dell’Unità che congiunge l’individuo esteriore e ancora imperfetto con quella parte superna, sostanza primeva originaria non ancora inquinata dall’incarnazione, che mena alla consapevolezza, autentico risveglio. In quelle regioni spirituali arde incessante un fuoco che sgorga dalle profondità dello spirito, fiamma che riluce nel buio della coscienza annebbiata dalla parte più greve della materia o stato inconsapevole.