- Ciao, Cristian! Oggi esce ufficialmente il tuo nuovo testo storico dal titolo Aleister Crowley e l’Italia. Puoi raccontarci come è nata l’idea di scrivere un saggio dedicato ad un personaggio tanto discusso?
L’idea di scrivere questo libro nacque circa due anni or sono. Venni casualmente a conoscenza di una campagna di raccolta firme, avviata per sensibilizzare le istituzioni siciliane al recupero architettonico di villa Santa Barbara, a Cefalù. Codesto edificio aveva ospitato, fra il 1921 ed il 1923, la celebre abbazia di Thelema, dimora italica e sede della comune magica ideata dal mago anglosassone Aleister Crowley. Fino a quel momento avevo nutrito forti perplessità su tale personaggio, anche se devo confessare che all’età di 16 anni ebbi ad imbattermi in una libreria nel suo Magick, durante un viaggio compiuto a Padova con i miei genitori. Ad ogni modo, restai colpito dal coinvolgimento di numerosi intellettuali nell’iniziativa di recuperare ciò che restava di Villa Santa Barbara, odiernamente ridotta a poco più di un rudere.